«Sbaglia ma decidi», diceva mio padre. «E guardando i giovani come argonauti smarriti in una tempesta di passioni, ho capito che avevano bisogno di un faro, di una guida. Per questo abbiamo deciso di creare, dieci anni fa, il Myllennium Award. Per insegnare agli innovatori a non smettere mai di inseguire i propri sogni e di trasformarli in realtà»
Lui è Paolo Barletta, imprenditore, investitore e filantropo. È il Ceo del Gruppo Barletta, fondato dal padre nel 1953 e attivo in tre aree: real estate, hospitality, venture capital. Dieci anni fa ha inventato il Myllennium Award, un premio multidisciplinare, dedicato al papà Raffaele e rivolto ai giovani under 30 che credono all’innovazione.
Give back, merito, talento sono i valori che lo hanno ispirato. «Restituire opportunità a chi ha talento è il miglior investimento che un imprenditore possa fare» ha raccontato. La cerimonia di premiazione della decima edizione si è tenuta il 10 luglio a Roma. In quell’occasione abbiamo raccolto trenta storie bellissime. Eccone alcune.
Edoardo Prati, il talento dell’anno
Il miglior talento dell’anno ha 20 anni e una grandissima passione per gli studi classici. Si chiama Edoardo Prati, ha 540mila follower su Instagram. Racconta Dante, Catullo, Goethe, in un modo innovativo. «Cercano di gridarci da secoli: non siete soli, siamo umani anche noi, soffriamo anche noi». Ha vinto il premio Eccellenza per il suo impegno nel divulgare la letteratura e la filosofia. A chi gli chiede come è nata l’idea, risponde: «È un’urgenza parlare di cultura umanistica. Siamo nati con questi strumenti in mano, con la possibilità di registrare quello che succede… Non esiste calcolo, esiste un istinto». Sul palco, ritirando il premio, ha poi aggiunto «Sono molto orgoglioso di quello che è successo in questo ultimo anno. Ma quello che mi fa più piacere è vedere che i ragazzi che mi seguono e quelli che sono qui sono riusciti a emanciparsi dall’anonimato che si pretende loro. Oggi si tende a considerarci una mandria di idioti…»
Andrea Buri, founder di CityZ
I parcheggi intelligenti vincono il premio MyStartup. Andrea Buri, ha 24 anni, una laurea in fisica e una startup, CityZ, creata con sei amici tutti under 30, che risolve in modo smart il problema dei parcheggi in città. Hanno creano un sensore di gomma riciclata, adesivo, che si attacca all’asfalto al centro del parcheggio e ti comunica quando il posto è libero (ne abbiamo parlato qui). In questi mesi ha chiuso un round importante, ha installato i sensori presso il Talent Garden di Fondazione Agnelli a Torino e stretto un accordo con il gruppo Autostrade per l’Italia. Installerà i primi sensori adesivi negli stalli di parcheggio degli uffici a Firenze
Aurora Caporossi, creatrice di “Comestai?”
C’è Aurora Caporossi, ha vinto il premio MySocial Impact. Ha creato “Comestai?” una piattaforma online riabilitativa per il trattamento dei disturbi alimentari, che nasce per prevenire le ricadute. Si rivolge alle persone che escono dal ricovero e ai loro familiari. «Oggi chi soffre di questi disturbi spesso non riesce ad avere accesso alle cure – ha spiegato una ragazza del team in conferenza stampa. «Noi vogliamo offrire un supporto tempestivo alle cure. Perché si guarisce se si è tempestivi». Lo stesso premio è stato vinto da Christian Pulieri che con la startup Math Legacy (ne abbiamo parlato qui).
Nicola Nazareno Pirozzi e gli scontrini digitali
C’è Nicola Nazareno Pirozzi, vince il premio speciale per le startup. Ha creato Bild, il primo dispositivo per digitalizzare le ricevute fiscali e startup green fintech, un’idea che fa bene all’ambiente. «Ogni anno in Europa stampiamo 230 miliardi di scontrini. Per la realizzazione della carta termica utilizziamo circa 11 milioni di alberi disboscando così un’area pari a quella del Lussemburgo. Per trattare la carta impieghiamo 35 miliardi di litri d’acqua e l’intera filiera emette in atmosfera 670 mila tonnellate di CO2 pari a 20.000 voli Roma-Tokyo» ci ha raccontato Nicola. La soluzione progettata dal team di Bild è un dispositivo semplice da installare su qualsiasi registratore di cassa che ti spedisce lo scontrino in formato digitale direttamente sullo smartphone. «A luglio 2023 siamo stati selezionati dall’Istituto Europeo di Tecnologia (EIT Digital) come la startup europea più innovativa nel settore cleantech»
Alberto Ghisi, guida autonoma per la nautica
C’è Alberto Ghisi premiato per aver creato il primo sistema di guida autonoma di precisione per la nautica: si chiama Copernico e non si rivolge solo agli sportivi ma anche alle imprese che operano nel settore.
Irene Stefanelli, dalla pallanuoto al management sportivo
C’è Irene Stefanelli, 25 anni, campionessa di pallanuoto e laureata in giursisprudenza. Vuole dedicarsi al management sportivo. Vince il premio MySport e racconta di quanto lo sport sia importante per la propria formazione: «Lo sport insegna la disciplina, il lavoro di squadra, il coraggio. Insegna a rialzarsi dopo una sconfitta, insegna il rispetto, la lealtà. Nel corso degli anni mi sono ritrovata spesso a ringraziare la pallamano e ancora oggi lo faccio perché riconosco quanto mi ha insegnato anche per affrontare la nuova fase della mia vita».
Il premio Campidoglio
Più di 5 mila e 300 ragazzi hanno partecipato al Myllennium in questi dieci anni, 330 giovani talenti sono stati premiati con oltre 1.500.000 euro di premi in denaro e opportunità di formazione, stage, master e un viaggio a Boston.
Dieci le sezioni Saggistica, Giornalismo, Formazione e lavoro, Street Art e rigenerazione urbana, Cinema, Musica, Sport, Impresa sociale, Startup ad alto impatto tecnologico , Arti e Maestranze. A valutare i progetti, un Comitato Tecnico-Scientifico formato da professionisti del mondo accademico, scientifico, dell’economia, dell’industria e del giornalismo.
Al mattino nella storica Sala della Protomoteca del Campidoglio, il Myllennium ha ricevuto il Premio Campidoglio con la medaglia del ‘Natale di Roma’ e i 30 giovani sono stati premiati. La sera, nella cornice meravigliosa di Villa Medici a Roma, sulla collina del Pincio, da cui vede tutta Roma, alla presenza del ministro della Cultura, Gennario Sangiuliano, c’è stata la cerimonia di premiazione.
L’identikit delle nuove generazioni
In occasione del decennale, Myllennium Award ha presentato i dati di una ricerca Ipsos sui giovani dai 18 ai 30 anni, delineando cinque identikit. Dirompenti, ottimisti, equilibrati, incerti, demotivati
«Hanno le idee chiare, Il 74% di loro si dice felice. E il motivo principale della loro felicità è la salute (per il 34% del campione). Si ritengono meno fortunati delle generazioni precedenti» ha spiegato Eva Sacchi, ricercatrice Ipsos. L’approccio al lavoro è di tipo pragmatico. Il 49% di loro guarda al lavoro come una fonte di reddito per la propria autonomia e il proprio sostentamento. «Nella scelta di un posto guardano ai benefit e all’equilibro tra vita privata e vita personale. Solo per il 12%, il lavoro è fonte di prestigio sociale. Sono però disposti a trasferirsi, non solo a cambiare città, ma anche ad andare all’estero.
«La paura piu importante per la nostra generazione è l’incertezza sulla strada da percorrere» ha dichiarato Marco Cioli, vincitore per la categoria Graphic Novel . E a proposito di intelligenza artificiale? Il 62% dei giovani dichiara di conoscere il mondo dell’AI molto o abbastanza bene. Eppure hanno il timore di arrivare impreparati e che la loro preparazione possa essere insufficiente per il mondo del lavoro che si prospetta nei prossimi anni.
«Facciamo tutti qualcosa per farci ricordare»
La serata inizia con “Lettera a mio padre” di Paolo Barletta, finisce con un’icona senza tempo Patty Pravo e la sua “Pensiero stupendo”. Prima di chiudere, Paolo sale sul palco e lancia un messaggio alle nuove generazioni. «Se avrete costanza, riuscirete a raggiungere qualsiasi obiettivo». Poi si rivolge a tutti noi, con un invito. «Se non facciamo qualcosa di concreto, non saremo ricordati. Facciamo qualcosa per farci ricordare. Facciamolo tutti. Il Myllennium è una di queste cose…».