È Blue Eco Line la startup vincitrice del premio #mareAsinistra assegnato nell’ambito di SETE: 100 idee per cambiare il mondo, il progetto che ha selezionato le migliori soluzioni innovative per (r)innovare il settore idrico, promuovendo l’utilizzo e il risparmio dell’acqua. L’acqua è la sfida del millennio, servono idee, visione politica, pensieri lunghi e cuore per salvaguardare i territori. Dalle startup possono arrivare proposte innovative, combinando creatività e tecnologie, per cambiare gli scenari.
A Bari, sul palco del Centro Congressi della Fiera del Levante all’evento di Accadueo – la manifestazione internazionale dedicata alla filiera idrica – il CEO di Blue Eco Line Lorenzo Lubrano Lavadera ha ritirato il premio, un riconoscimento che valorizza il lavoro e la visione di eccellenze imprenditoriali.
Blue Eco Line, startup toscana con sede a Firenze, si distingue per le sue soluzioni tecnologiche volte a contrastare l’inquinamento da plastica nei fiumi. Grazie ai suoi due sistemi innovativi, River Eye e River Cleaner, affronta il problema con un approccio integrato, utilizzando l’Intelligenza artificiale per monitorare e censire i rifiuti plastici, e un sistema automatizzato per intercettare i rifiuti flottanti, trasportandoli al livello stradale per un recupero efficiente.
«Il livello di questa call4ideas è stato altissimo, con startup molto interessanti e fortemente verticalizzate sul tema dell’acqua in diverse declinazioni – commenta Lorenzo Lubrano Lavadera, CEO di Blue Eco Line-. È stata un’esperienza stimolante, ricca di idee esportabili in molti contesti caratterizzati da problematiche di scarsità idrica. Anche grazie a questo premio, consolideremo la struttura della nostra startup e avvieremo un primo round di finanziamento significativo, che ci consentirà di scalare con nuove soluzioni».
SETE è un’iniziativa promossa da StartupItalia in collaborazione con Regione Puglia, Acquedotto Pugliese (AQP) e UNIDO ITPO Italy, nell’ambito delle politiche di coesione e nella strategia di #mareAsinistra volta alla valorizzazione dei talenti in Puglia, attraverso le opportunità dal Programma Regionale Puglia FESR-FSE+ 2021-2027. La Call4ideas ha rappresentato un’importante opportunità per valorizzare i talenti e promuovere la Puglia come hub internazionale di innovazione e sostenibilità, contribuendo alla salvaguardia della filiera dell’acqua, una risorsa cruciale per il pianeta e per la vita.
Scarica il report di SETE sulla water tech economy in Italia e nel mondo
Grazie ai partner coinvolti e alle idee raccolte, SETE è anche un osservatorio importante, che ha fotografato in un report la salute, i bisogni e le risposte della water tech economy nel nostro paese e a livello globale. Osservando i numeri della gestione idrica nel nostro Paese, in Europa e nel mondo, emerge un quadro per certi versi drammatico, soprattutto se si osserva quanta acqua viene persa o sprecata, ogni giorno, lungo tutto il suo ciclo.
In particolare, i dati Istat sugli sprechi delle risorse idriche in Italia raccontano che il 42,4% dell’acqua prodotta nel nostro Paese viene persa. Questa percentuale è ben oltre la media europea che si attesta intorno al 25%. IN Italia non esiste nessun altro ambito industriale in cui la metà del prodotto è smarrito. Il mercato dell’acqua nel nostro paese nel solo 2022 ha generato un valore di 9.3 miliardi di euro, con un impatto occupazione di circa 92mila lavoratori. Il paper, a disposizione di tutti, è consultabile e scaricabile gratuitamente.
«Il mondo lo si può salvare solo cambiandolo, e ci possiamo riuscire mettendo a sistema tutti i soggetti coinvolti, pubblici e privati, nella salvaguardia delle reti idriche – ha commentato Francesca Portincasa, Direttrice Generale di Acquedotto Pugliese -. Servono testa, cuore e idee brillanti per cambiare il mondo e grazie al progetto SETE si è realizzata una call4ideas importante e sorprendente con ben 65 startup che si sono concentrate sul problema della crisi idrica e sulla crisi climatica».
«Quando si parla di salvaguardia di risorse idriche non si tratta solo di acqua, ma più in generale di un modello di sviluppo che va ripensato, attraverso le qualità e le idee che nascono in questo territorio – commenta Gianna Elisa Berlingerio, Direttrice del Dipartimento Sviluppo Economico Regione Puglia -. Avere raccolto in prima istanza 86 progetti su un tema verticale come l’acqua è straordinario. SETE si inserisce nel progetto #mareAsinistra per la valorizzazione dei talenti mettendoli nelle condizioni di lavorare in Puglia; la nostra Regione ha messo a disposizione delle startup e delle PMI, 80 milioni di euro e altri 90 milioni sono pronti da assegnare, affinché si possa rafforzare il nostro ecosistema regionale».
«Il problema dell’acqua è globale e riguarda tutti – commenta Dino Fortunato, Chief Technical Advisor UNIDO ITPO Italy –. Grazie a SETE vogliamo partire dai territori per individuare soluzioni esportabili in tutto il mondo, specialmente in Paesi in via di sviluppo».
«Stanno cambiando le statistiche meteo climatiche e i disastri ambientali che avvenivano una volta ogni cento anni, oggi si scatenano ogni due anni. Il nostro sistema di sviluppo è adattato alle statistiche storiche, ma ora va ripensato, immaginando l’Italia nel 2050» ha spiegato Giulio Boccaletti, Direttore Scientifico del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), durante il suo inspirational speech.
La Call4ideas e Call4startup di SETE si è concentrata sull’acqua come bene primario e come sistema idrico integrato. In particolare, facendo riferimento alle sue diverse destinazioni d’uso: domestico, energetico, industriale, agricolo, fino all’utilizzo dell’AI, dei Big Data, Cyber Security, Digital Transformation.
Le altre startup finaliste, protagoniste del cambiamento, hanno dimostrato come tecnologia, innovazione e sostenibilità possano fare la differenza nella lotta alle grandi sfide ambientali globali:
- Soonapse – Lazio (Roma) ha creato Ploovium, un sistema che ottimizza l’irrigazione riducendo significativamente il consumo d’acqua. Questa soluzione combina tecnologie avanzate come business intelligence, intelligenza artificiale, gestione di big data e sensori di rilevamento.
- Plantvoice – Trentino Alto Adige (Bolzano) ha ideato una tecnologia basata su sensori e un software cloud alimentato da intelligenza artificiale, che consente il monitoraggio in tempo reale dello stato di salute e stress delle piante. Questo sistema migliora la resa agricola, riduce lo spreco d’acqua e limita l’uso di pesticidi.
- Pipein – Piemonte (Torino) sviluppa soluzioni per la manutenzione predittiva di acquedotti e oleodotti. Le sue tecnologie riducono sprechi e rischi di rottura, aumentando la durata media delle condutture e migliorandone l’efficienza operativa.
- Sepra – Lombardia (Monza Brianza) è specializzata nello sviluppo di tecnologie per la separazione dei fluidi e nell’ottimizzazione dei tradizionali sistemi di trattamento dell’acqua per uso industriale.
- Beadroots – Puglia (Lecce) aiuta gli agricoltori durante i periodi di siccità con una soluzione innovativa basata su polimeri naturali superassorbenti, che migliorano la ritenzione idrica delle radici. Questo approccio contribuisce ad aumentare la resa e a migliorare la qualità dei raccolti.
- Elaisian – Lazio (Roma) offre un servizio di agricoltura di precisione che previene le patologie di olivi e viti, ottimizzando i processi di coltivazione, come la concimazione e l’irrigazione, per una gestione agricola più efficiente.
- Smart Island – Sicilia (Caltanissetta) opera nel campo dell’agricoltura di precisione, sviluppando tecnologie per la sostenibilità idrica. Tra queste, Daiki, un sistema in grado di monitorare i bisogni idrici e climatici delle piante fin dal momento della piantagione.
- Quantum – Puglia (Bari): l’Istituto di Ricerca UNIBA-DISSPA ha sviluppato QUANTUM, un sistema hardware e software che monitora i nutrienti nelle acque reflue urbane affinate tramite sensori in continuo. La soluzione permette di elaborare piani di concimazione e irrigazione di precisione personalizzati per ciascuna azienda agricola.
- All About Water – Lombardia (Milano) ha realizzato una piattaforma SAAS che utilizza strumenti agtech e fintech per ridurre i rischi negli investimenti agroalimentari globali, offrendo una gestione più sostenibile e strategica delle risorse idriche.