A iniziare la sperimentazione delle bodycam antiaggressione su Trenitalia sono gli addetti alla sicurezza, per ora solo in alcune regioni, a cui si aggiungeranno anche i capitreno. La sperimentazione, iniziata in Emilia Romagna, oggi arriva a una seconda fase che per il momento coinvolge, appunto, solo gli addetti di Fs Security, la società del gruppo Ferrovie dello Stato che si occupa della sicurezza nelle stazioni e sui treni ritenuti più critici. Ma come funzionano queste bodycam e che cosa registrano?
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La sperimentazione su Trenitalia
In questo periodo, e per i prossimi 4 mesi, gli addetti di FS Security scorteranno i capitreno indossando le bodycam. E a partire dalla seconda metà del 2025, le potranno portare sulla divisa anche gli stessi capitreno in altre regioni. La sperimentazione era cominciata a marzo del 2024 in Emilia-Romagna e aveva coinvolto una trentina di capitreno, che avevano aderito su base volontaria. In questi giorni l’uso delle bodycam sarà esteso anche a Piemonte, Liguria, Toscana e Puglia, entro la fine di marzo entrerà nella sperimentazione anche la Lombardia.
Come funzionano le bodycam?
Le bodycam per il personale dei treni hanno un duplice obiettivo: da una parte come deterrente nei confronti di eventuali aggressori, dall’altra per registrare episodi di violenza in modo da condividere con la polizia nel caso di denunce. Queste bodycam non registrano tutto il tempo: il personale di FS Security deve indossarle all’altezza del taschino della giacca, cosicché siano ben visibili e avviare la registrazione solo in caso di pericolo. Le telecamere vengono accese a inizio turno, ma se non vengono attivate non registrano. Il recording avviene in modo criptato: gli addetti di Ferrovie dello Stato e Trenitalia non possono quindi vederli, modificarli o cancellarli. Solo le forze dell’ordine e il personale autorizzato di FS sono autorizzati a farlo e a consegnarli alla pubblica sicurezza in caso di denunce.