C’erano una volta i vecchi auricolari, quelli che quando li si tirava fuori dalla tasca o dalla borsa bisognava impiegare dieci minuti a sbrogliare i fili. Poi sono arrivati i modelli wireless da infilare a bottoncino nelle orecchie. Il problema, però, è che non tutti abbiamo la stessa misura d’orecchio e solo i prodotti premium includono gommini di dimensioni diverse essenziali per evitare che il dispositivo caschi di continuo, rischio tutt’altro che remoto soprattutto se lo si indossa facendo running. Per questo nell’ultimo periodo hanno preso piede device dalla foggia insolita, che richiama la spirale logaritmica delle conchiglie. Oggi analizziamo l’ultimo arrivato nella categoria: il Mibro OpenEar Pro.
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Mibro OpenEar Pro, la prova con… orecchio
A ben pensarci, di tutti i device hi-tech più comuni, gli auricolari in questi anni sono stati quelli che sono stati rivoluzionati più e più volte. Ma con la formula “open ear” potrebbero avere trovato la loro foggia definitiva. Perché oltre a richiamare le conchiglie, quelle linee curve ricordano anche le nostre orecchie. Un design studiato insomma per calzare come un guanto, evitando la fastidiosa sensazione dell’orecchio attappato.
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Disponibili in due colorazioni, Navy Blue e White, gli auricolari Mibro OpenEar Pro ben si adattano proprio a tutti coloro che hanno l’esigenza di indossare gli auricolari per sessioni più o meno lunghe e, per questo, non vogliono avvertire fastidi fisici. E soprattutto si rivelano ottimi compagni delle attività ginniche dato che, anche se sollecitati, non si distaccano dal nostro orecchio rischiando di cadere rovinosamente in terra.
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E dato che strizzano l’occhio agli sportivi, la certificazione IPX4 le blinda all’acqua e alsudore. La struttura in titanio e silicone molecolare ha permesso al produttore asiatico di confezionare un auricolare aderente e malleabile che fosse, anzitutto, molto leggero: circa 7,2 grammi. L’unico neo immancabile quando si creano auricolari dalla forma allungata e dalle dimensioni perciò maggiori di quelli in-ear riguarda il cofanetto di ricarica che, per ovvi motivi, risulta un po’ più grande del solito anche se nel caso di specie si infila comodamente in tasca.
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Gli auricolari Mibro OpenEar Pro sono dotati di controlli touch per avviare la musica (o la conversazione telefonica), scorrere i brani e aumentare il volume, mentre purtroppo non contemplano la possibilità di fare tutto ciò con cenni del capo come stanno via via introducendo i modelli di ultima generazione (ma che sono parecchio più costosi). Il Bluetooth 5.4 permette di collegarsi simultaneamente a due dispositivi.
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Prima abbiamo fatto un rapido accenno alla custodia che, oltre a permettervi di riporre gli auricolari, consente di tenerli carichi: veniamo allora al capitolo autonomia. Il case magnetico di cui abbiamo apprezzato la foggia e il materiale che evita antiestetiche ditate anche quando si è sudati assicura una trentina di ore, mentre singolarmente il produttore parla di un utilizzo di 7 ore per carica. Nelle nostre prove, avendole sollecitate con lunghe call di lavoro, l’ascolto di musica e persino qualche partita a Kingdom Come Deliverance II, siamo arrivati sempre attorno alle cinque ore e quarantacinque, ma probabilmente con un uso meno intenso e più moderato si arriva tranquillamente alle ore indicate dal produttore cinese.
Quanto al suono, gli altoparlanti dinamici a tre magneti garantiscono alti cristallini e bassi profondi, permettendo al device di configurarsi come un buon prodotto non solo per il lavoro, ma anche per il tempo libero, nel gaming o nel semplice ascolto della musica. La struttura open ear invece consente di continuare ad avvertire i suoni ambientali, così da non isolarsi mai acusticamente: ottimo per l’ufficio ma soprattutto per chi fa attività sportive all’aperto e deve prestare orecchio al traffico attorno a sé.
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A bordo anche la tecnologia di cancellazione del rumore per non essere disturbati nelle conversazioni telefoniche quando si è all’aperto, aiutata dalla matrice a doppio microfono che, spiegano da Mibro, lavora all’unisono con un algoritmo intelligente. Per chi volesse personalizzare ulteriormente l’esperienza c’è un’app dedicata che, al netto di qualche scivolone linguistico, si è rivelata intuitiva e ben strutturata. Tutto questo, si diceva, viene proposto a un prezzo molto interessante: 69,99 euro già scontati a 59,99 nel periodo del lancio. Particolare che rende gli auricolari Mibro OpenEar Pro particolarmente competitivi sul mercato.