Nel mirino della Consob è finita ‘$corona‘, la memecoin legata all’immagine del fotografo Fabrizio Corona. L’autorità italiana per la vigilanza dei mercati finanziari, si legge in una nota, ha ordinato la cessazione dell’offerta abusiva al pubblico italiano della moneta digitale “memecoin $CORONA”, promossa anche tramite il sito internet www.getcoronamemes.com. Ma come mai?
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Che cosa è successo con la memecoin di Corona?
La commercializzazione della memecoin, una valuta digitale che lega le sue fortune alla popolarità di un personaggio e al supporto delle comunità social, deve essere notificata alla Consob tramite la spedizione di un documento informativo richiesto da Micar, il regolamento comunitario che disciplina l’offerta di cripto-attività. Questo passaggio, nel caso di Corona, non è avvenuto.
Il Sole 24 Ore ha ricordato come, secondo le stime, siano oggi in circolazione 11 milioni di criptovalute/token di varia natura, prevalentemente memecoin. Di queste, molte hanno vita effimera, altre scivolano nell’oblio, dimenticate su qualche piattaforma senza più alcun valore. Recentemente hanno tenuto banco le memecoin di Donald e Melania Trump ($Trump e $Melania) e quella sponsorizzata dal presidente argentino Milei ($Libra). Ma lo stesso presidente Milei è finito, poi, sotto indagine.