Il bonus nido 2025 è in ritardo rispetto allo scorso anno. La piattaforma online per fare domanda non è, infatti, ancora attiva, mentre negli scorsi anni era stato possibile presentarla a febbraio. L’agevolazione per il pagamento della retta degli asili nido, che può arrivare fino a 3mila euro all’anno in base all’Isee, dovrebbe partire nei prossimi giorni secondo quanto ha confermato l’Inps a Fanpage.it, senza indicare però una data esatta.
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Come funziona il bonus nido?
Il bonus nido, pensato per chi ha figli da 0 a 3 anni, permette di ottenere fino a 3mila euro all’anno, erogati in rate mensili, per il pagamento delle rette degli asili pubblici o privati. L’importo varia in base alle soglie Isee ed necessario non solo che il bambino per cui si richiede abbia un’età tra gli 0 e i 3 anni, ma anche che la persona che fa richiesta abbia la residenza stabile in Italia. Ecco a quanto ammonta l’agevolazione secondo le diverse soglie Isee:
- fino a 3mila euro all’anno se l’Isee è sotto i 25mila euro;
- fino a 2.500 euro all’anno se l’Isee è sotto tra i 25mila e i 40mila euro;
- fino a 1.500 euro all’anno se l’Isee supera i 40mila euro.
L’importo massimo, in ogni caso, dipenderà dalla retta dell’asilo in questione. Quando si procede con la domanda bisogna anche allegare una prova di pagamento per almeno una mensilità della retta (o l’inserimento in graduatoria, per gli asili pubblici in cui si paga dopo la frequenza), e la somma erogata con il bonus non potrà essere più alta della retta.
Come richiedere il bonus nido?
Per ottenere il bonus asilo nido bisogna fare domanda tramite una piattaforma online sul sito dell’Inps, accedendo con Spid o Carta d’identità digitale. Cosa che, almeno per il momento, non è possibile. Lo scorso anno – e anche in quelli precedenti – era stato possibile inserire la propria richiesta già a febbraio, mentre quest’anno si avvicina la metà di marzo e il sito ancora non è attivo. L’Inps, contattata da Fanpage.it, ha fatto sapere che nei prossimi giorni arriveranno informazioni dettagliate e subito dopo si potrà partire con le richieste. Ma l’Istituto non ha saputo indicare una data esatta, e nemmeno garantire che le novità arriveranno questa settimana: potrebbe anche essere necessario aspettare la prossima.
