Secondo l’analista Ming-Chi Kuo, Apple ha commesso un grave errore nella gestione del ritardo delle funzionalità di Apple Intelligence per Siri. L’azienda di Cupertino avrebbe, a detta di Chi Kou, dovuto comunicare la notizia sui canali ufficiali piuttosto che limitarsi a un comunicato stampa. Ma è solo una questione di trasparenza?
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Che cosa era successo ad iPhone 4?
Kuo porta come esempio di riferimento un caso simile che capitò sempre ad Apple quando, durante la crisi dell’“Antennagate“ nel 2010, Steve Jobs dovette fare i conti con il problema della scarsa ricezione dell’iPhone 4 che venne aspramente criticato. Jobs affrontò la questione rispondendo direttamente alle email dei clienti e organizzando una conferenza stampa in cui annunciò una serie di soluzioni tra cui la distribuzione gratuita di bumper per cercare di risolvere il problema e dichiarò: «Non siamo perfetti, ma stiamo lavorando duramente». Un esempio che per Kuo dovrebbe replicarsi adesso con Tim Cook e il team dirigenziale, che secondo l’analista avrebbero dovuto fornire spiegazioni più dettagliate sulle difficoltà nello sviluppo della nuova versione di Siri. A sua detta, la scelta di non far trasparire in modo chiaro il problema proverrebbe dalla WWDC 2024, quando la pressione del consiglio di amministrazione e degli azionisti imponeva all’azienda di mostrare progressi nel campo dell’intelligenza artificiale.
Le polemiche attorno ad Apple
Il caso Siri ha già iniziato a generare una serie di polemiche che sono anche emerse da parte dell’analista John Gruber, storicamente molto vicino ad Apple. Nel suo articolo, intitolato “Something Is Rotten in the State of Cupertino”, Gruber ha denunciato il caos interno che sembrerebbe affliggere Apple. Già nel 2012 Cook aveva dovuto affrontare pubblicamente un problema legato a un prodotto Apple e in seguito alle critiche su Apple Maps in iOS 6, il CEO scrisse una lettera di scuse ai clienti, spiegando le difficoltà e promettendo miglioramenti.