Secondo l’ultimo Osservatorio Pausa Pranzo di SumUp, Trento è la città più cara dove consumare una fugace pausa pranzo, con un prezzo medio sui 6,80 euro, mentre Terni è quella più economica: per un panino e una bibita bastano 3,50 euro a persona. Ma quanto si spende, in media nelle altre città italiane? Quali sono le più care e quelle più a buon mercato? Ecco che cosa è emerso dall’indagine condotta dalla fintech dei pagamenti digitali.
Quali sono le città più care per la pausa pranzo?
Secondo l’Osservatorio di SumUp, dopo Terni c’è Pescara, dove consumare un pasto frugale costa circa 4.10 euro, seguita da Palermo e Firenze dove la spesa media si attesta sui 4.20 euro. A sorpresa, Venezia è la città dove panino e caffè registrano il prezzo minimo più basso (2,70 euro), ma la media si attesa a 5,50 euro ed è l’unica italiana in cui il costo è calato rispetto all’anno precedente (-3,3%). A Bari, invece, si registra il prezzo massimo più alto (9,30 euro), per una media di 4,60 euro, mentre Napoli è la città con l’aumento dei prezzi più significativo (+14,1% il costo medio, +27,5% il costo massimo), con lo stesso costo medio per panino e bevanda di Bari.
Nel 2024, in tutte le venti le città italiane analizzate da SumUp il prezzo del caffè è cresciuto rispetto all’anno precedente: quella con l’incremento minore è Palermo (+0,8%), dove è diminuito anche il costo medio del panino (-0,3%). Resta Venezia, però, la città in cui il sandwich al bar ha visto la maggiore riduzione di prezzi nel 2024: -5%.