CEO della grande società statunitense di gestione di hedge fund, Pershing Square, Bill Ackman è stato tra i sostenitori i Trump durante la campagna elettorale. Un sostengo che ora inizia a scricchiolare non solo da parte di Ackman ma anche per altri grandi gestori di Wall Street, che intervengono contro l’impatto dei dazi voluti da Donald Trump e l’impatto sulle Borse globali. Ecco che cosa ha dichiarato in merito l’imprenditore miliardario.
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Il post di Bill Ackman su X
In un post su X Bill Ackman ha dichiarato: «Imponendo dazi massicci e sproporzionati ai nostri amici e ai nostri nemici e lanciando così una guerra economica globale contro il mondo intero in una volta sola, stiamo distruggendo la fiducia nel nostro paese come partner commerciale, come luogo in cui fare affari e come mercato in cui investire capitali. Il presidente ha l’opportunità di chiedere un time out di 90 giorni, negoziare e risolvere accordi tariffari asimmetrici ingiusti e indurre trilioni di dollari di nuovi investimenti nel nostro paese. Se, d’altra parte, il 9 aprile lanciamo una guerra nucleare economica contro ogni paese del mondo, gli investimenti aziendali si fermeranno, i consumatori chiuderanno i loro portafogli e portafogli tascabili e danneggeremo gravemente la nostra reputazione con il resto del mondo che richiederà anni e potenzialmente decenni per essere riabilitata».
To state the obvious, it does not help our country’s and our president’s negotiating position to be trying to strike deals while our market is collapsing.
Whoever is recommending that idea to President @realDonaldTrump should be fired now.
— Bill Ackman (@BillAckman) April 6, 2025
«Gli affari sono un gioco di fiducia – ha sottolineato Ackman – Il presidente sta perdendo la fiducia dei leader aziendali in tutto il mondo. Le conseguenze per il nostro Paese e per i milioni di cittadini che hanno sostenuto il presidente, in particolare i consumatori a basso reddito che sono già sottoposti a un’enorme quantità di stress economico, saranno gravemente negative. Non è questo che abbiamo votato. Lunedì il Presidente avrà l’opportunità di chiedere un time out e di avere il tempo di agire per sistemare un sistema tariffario ingiusto. In alternativa, ci stiamo dirigendo verso un inverno nucleare economico autoindotto, e dovremmo iniziare a rintanarci».