Invece di prendere i taxi dagli aeroporti di JFK, LaGuardia o Newark, chi atterrerà a New York potrà raggiungere Manhattan e altre fermate salendo a bordo di un taxi volante di Archer? Abbiamo già raccontato della startup americana, partecipata da Stellantis e uscita dalla fase stealth nel 2020: si tratta di una società fondata da Adam Goldstein e Brett Adcock che punta entro i prossimi anni a far decollare in maniera verticale aerei elettrici per alleggerire il traffico stradale. A giudicare però dalla capienza dei velivoli – fino a quattro passeggeri – il traffico potrebbe semplicemente spostarsi (e aumentare) in quota.

Quali sono i piani per il taxi volante di Archer a New York?
Come riporta The Verge, Archer ha siglato un accordo con United Airlines per lanciare questo servizio di taxi volanti e collegare Manhattan ai tre aeroporti della Grande Mela con viaggi della durata di 5/15 minuti. Ancora non si conoscono i costi del servizio e secondo quanto si apprende i passeggeri avranno già compreso nel biglietto aereo il trasferimento a Manhattan a bordo del taxi volante di Archer.
Neppure rispetto alle tempistiche ci sono certezze. La società ha dichiarato che vuole fare il proprio debutto commerciale entro le Olimpiadi di Los Angeles nel 2028. Ma deve ancora attendere diverse autorizzazioni dalla FAA. I mezzi di Archer hanno un’autonomia di circa 160 km e possono raggiungere i 241 km/h. Oltre ad avere ricevuto una commessa da United Airlines da 1 miliardo di dollari, ha siglato una joint venture con Japan Airlines, mentre con Stellantis ha un accordo per potenziare la produzione. Per quanto riguarda la liquidità Archer conta su 1 miliardo di dollari.