«Penso che sicuramente si possano recensire auto a guida autonoma. Non condivido quel che dicono i giornalisti vecchia scuola dell’automotive secondo cui non puoi scrivere di auto elettriche perché non c’è nulla di cui scrivere. Non sono d’accordo, ci sono un sacco di cose di cui parlare a riguardo». Vi abbiamo già raccontato della prima esperienza di James May a bordo del robotaxi di Waymo a Los Angeles. Mentre era a bordo ha parlato con la sua social media manager Lucy rispetto al futuro delle recensioni d’auto, ora che quelle a guida autonoma si stanno lentamente diffondendo.
James May e Jeremy Clarskon: il duello sulle auto elettriche
James May non condivide affatto il pensiero del collega Jeremy Clarkson rispetto alle auto elettriche in generale (tra cui compaiono anche i robotaxi). Clarkson nell’episodio finale di Grand Tour era stato alquanto chiaro rispetto alle ragioni per cui ha deciso di smettere: «Sono semplicemente non interessato alle auto elettriche. Sono come lavatrici, non le puoi recensire, non te le puoi godere. Sono soltanto m***da». Clarkson ha poi da anni un conto in sospeso con le Tesla e Elon Musk per via di una recensione ai tempi di Top Gear finita non benissimo per l’elettrica del miliardario.
James May è invece un sostenitore di Tesla e ha provato nei mesi scorsi il pickup Cybertruck. Rispetto invece alle auto a guida autonoma Captain Slow ha aggiunto: «Ne puoi parlare rispetto al viaggio, alla connettività, al comfort». Dopo decenni passati a girare il mondo guidando auto di ogni tipo, i due colleghi hanno preso strade diverse.