La seduta in Borsa di oggi, lunedì 2 dicembre, sta registrando un crollo delle azioni Stellantis. A seguito delle dimissioni con effetto immediato del Ceo Carlos Tavares, travolto da vendite e performance al di sotto delle aspettative, il titolo sta perdendo oltre l’8% e ha toccato il minimo da luglio 2022 (11,53 euro). Negli ultimi 12 mesi le azioni hanno perso oltre il 40%.
Perché il titolo Stellantis sta crollando?
La correzione del titolo è conseguenza della crisi di governance del Gruppo italo francese, alle prese con dati deludenti per quanto riguarda le nuove immatricolazioni. I marchi Stellantis, per quanto riguarda quelli ex Fca, hanno registrato i seguenti risultati: Alfa Romeo a ottobre 2024 ha collezionato 1.810 immatricolazioni, in calo del 25,7% rispetto all’anno precedente, Jeep 6.084 unità in calo del 10,77%, Fiat 9.194 vetture in calo del 43,38%, Lancia 805 unità in discesa dell’80,94% e Maserati184 vetture, in discesa del 40,45%.
La crisi del Gruppo si inserisce in un panorama problematico per l’intero settore automobilistico europeo, dove a pesare è in particolare la situazione di Volkswagen (dove è partita oggi una serie di scioperi per protestare contro un piano di massicci tagli). Il crollo in Borsa odierno dell’azienda guidata fino a poche ore fa da Tavares viene letto dagli esperti come una reazione degli investitori a una fase incertezza sul successore del manager portoghese.
Stellantis, cosa ci si aspetta per il post Tavares?
Gli analisti, come riporta il Sole 24 Ore, si attendono un rimbalzo del gruppo nel 2025, anche se la crisi è sistemica e ha a che vedere con una difficoltà diffusa del comparto europeo nel competere con i brand anzitutto cinesi.
Chi sarà il successore di Tavares?
Dopo le dimissioni di Tavares sulla stampa si leggono le possibili ipotesi per il successore alla carica di Ceo, che sarà individuato entro il 2025. Tra i nomi che circolano ci sono quelli di Luca de Meo, attuale numero uno di Renault e responsabile dell’Acea, Jean-Philippe Imparato, ex Ad di Alfa Romeo e Ceo di Pro One, e di Edouard Peugeot, figlio dell’attuale presidente di Peugeot Invest.