Il ministero dell’Economia starebbe limando i dettagli di un “decreto bollette” che verrà discusso a breve, con misure per arginare l’instabilità dei prezzi dell’energia ma senza accelerazioni improvvise, come alcuni avevano affermato. Il testo, infatti, non finirà probabilmente sul tavolo al Cdm di oggi, visto che al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica si sta ancora affinando la strategia. Da parte di alcune fonti governative, sembra che il lavoro sia in pieno svolgimento per trovare soluzioni concrete e dovrebbe, finalmente, vedere la luce in settimana e non lunedì 17 febbraio, come annunciato inizialmente.
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Che cosa prevede il decreto bollette in discussione?
Le misure in discussione per il decreto bollette mirano a contenere la stangata energetica che pesa su imprese e cittadini. Sul tavolo c’è il tentativo di riallineare i prezzi del gas tra il mercato olandese Ttf e quello italiano Psv: un gioco di equilibri che potrebbe, finalmente, ridurre il divario che sfavorisce il sistema italiano.
Allo studio c’è anche una revisione della tassazione sulle emissioni, che attualmente scarica il peso su chi produce energia con effetti diretti sulle bollette. Un’altra carta da giocare è il potenziamento dell’energy release, un meccanismo che permette alle imprese con un fabbisogno energetico elevato di accedere all’elettricità a prezzi più competitivi.
Uno dei nervi scoperti dell’economia italiana è il prezzo del gas, che viaggia su binari diversi rispetto a quello di Francia, Germania e Spagna. Una zavorra che pesa sulle imprese, rendendo più arduo competere con i vicini europei. Per raddrizzare questa stortura, il governo sta studiando una riduzione dell’Iva sul gas, che potrebbe attestarsi tra il 5 e il 10%.
Bonus bollette e incentivi per le imprese nel 2025
Per il 2025 il governo punta su un sistema di agevolazioni per contrastare il caro bollette modulato in base alle zone climatiche, con crediti d’imposta più generosi per le imprese che divorano energia. In cantiere ci sono anche incentivi per chi decide di dotarsi di impianti rinnovabili, un passo che potrebbe trasformare le aziende da semplici consumatori a produttori della propria elettricità. Meno dipendenza dai mercati esterni e più controllo sui costi: una rivoluzione che, se ben attuata, potrebbe rivelarsi una scossa necessaria per il sistema produttivo.
Il pacchetto di aiuti finirà sotto la lente dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera), incaricata di stabilire i criteri per la distribuzione delle agevolazioni. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha assicurato che il governo terrà d’occhio l’andamento dei prezzi dell’energia, pronto a intervenire con nuovi correttivi se il mercato dovesse impazzire.