Negli ultimi cinque giorni Bitcoin ha subìto una correzione importante: -17%. La criptovaluta più famosa ha toccato il valore minimo degli ultimi tre mesi ed è tornata sotto la soglia degli 80mila dollari. Da tempo si è tornati a parlare di Bitcoin, soprattutto perché a seguito dell’elezione di Donald Trump l’asset digitale è stato protagonista di diversi rally. Per la prima nella storia, Bitcoin ha superato i 100mila dollari nel 2024. Ma ora che cosa sta succedendo?

Bitcoin: perché la cripto sta crollando?
Quando si parla di Bitcoin bisogna considerare il fatto che si parla di un asset volatile, il cui valore può evolvere in maniera repentina. Come accade sulle Borse, gli eventi internazionali hanno un impatto anche sul settore cripto e il primo mese di Donald Trump alla Casa Bianca non ha certo visto il tema Bitcoin come prioritario. Il tycoon ha sì firmato un ordine esecutivo per formare un gruppo di lavoro che valuti la possibilità di attivare una riserva strategica in Bitcoin, ma per la maggior parte del tempo il presidente USA si è concentrato su questioni come dazi e impegno militare americano all’estero.
Il crollo di Bitcoin sotto gli 80mila dollari, dopo aver sfiorato un all-time-high a 110mila dollari, potrà essere utilizzato come argomento da parte dei critici, che da anni sostengono la sostanziale fregatura alla base della cripto. Ne sono convinti anzitutto alla Banca Centrale Europea, che ha bocciato il piano USA delle riserve strategiche. E anche in Italia politici come Carlo Calenda hanno opinioni molto chiare su Bitcoin: il leader d’Azione l’ha definito di recente uno schema Ponzi.

Chi continua a sostenere Bitcoin?
D’altra parte l’istituzionalizzazione di Bitcoin è nei fatti. L’asset è cresciuto negli anni, guadagnando endorsment importanti da parte di grandi aziende e fondi di investimento. Il Ceo di BlackRock, Larry Fink, è da tempo un sostenitore convinto dell’asset e all’ultimo World Economic Forum di Davos ha dichiarato che la cripto potrebbe raggiungere i 700mila dollari.
Come riporta Teleborsa Geoffrey Kendrick, responsabile della ricerca sulle risorse digitali presso Standard Chartered, società d’investimento londinese, ha detto: « All’interno dell’ecosistema crypto, ciò di cui abbiamo bisogno sono player finanziari tradizionali, come Standard Chartered, come BlackRock ed altri, che ora hanno gli ETF per intervenire davvero».