Non è da oggi che si discute della possibile quotazione in Borsa di Klarna. La fintech svedese del Buy Now Pay Later è una delle società europee più importanti del settore. Come si legge sulla newsletter Finambolic secondo Bloomberg saremmo giunti a un passo dall’IPO a Wall Street. Si tratta di un’operazione che potrebbe verificarsi in primavera, ad aprile.

Qual è la valutazione di Klarna
Fondata nel 2005 a Stoccolma Klarna è una fintech che complessivamente ha raccolto investimenti pari a 4,6 miliardi di dollari. Già nel 2024 scrivevamo su StartupItalia che un’ipotetica IPO non sarebbe avvenuta in Europa, bensì negli Stati Uniti. L’unicorno è attivo in un settore, quello dei pagamenti digitali, che nei Paesi scandinavi è particolarmente sviluppato. Tra i suoi investitori citiamo SoftBank, Sequoia Capital e Atomico.
Secondo i dati di Crunchbase la quotazione è molto probabile, ma dovrebbe avvenire a una cifra molto inferiore rispetto alla valutazione di qualche anno fa. Klarna come altre ex startup hanno beneficiato dell’impennata dei consumi digitali durante la pandemia. I lockdown hanno spinto gli affari di diverse società, dagli ecommerce al gaming. L’azienda svedese ha raggiunto nel 2021 una valutazione da 45,6 miliardi di dollari. L’obiettivo dell’IPO è di superare i 15 miliardi di dollari.
Le IPO sono in crisi?
Ma qual è la situazione complessiva delle IPO? Secondo Repubblica nel 2024 i volumi globali delle IPO sono calati del 10% con proventi in calo del 4% su base annua: la piazza principale in termini di volumi è l’India mentre gli Stati Uniti guidano per proventi. La Cina ha invece fatto i conti con la più bassa attività di IPO dell’ultimo decennio. Ricordiamo poi che il periodo non è dei migliori per i titoli tecnologici in Borsa: ieri, 10 marzo, è stato un lunedì nero per le grandi aziende americane come Tesla.
Cosa ha detto il Ceo di Klarna su Musk
Nel frattempo il Ceo di Klarna Sebastian Siemiatkowski ha pubblicato un post riguardante Elon Musk. «Non mi piace tutto quello che fa Elon e come lo fa, ma allo stesso tempo c’è molto da imparare. Due cose possono essere vere contemporaneamente». Sono diversi gli imprenditori in America e in Europa che, nonostante le modalità, continuano ad apprezzare e sostenere Elon Musk.
La Silicon Valley da tempo ha cambiato pelle. Da ecosistema saldamente ancorato ai democratici si è spostato più a destra, seguendo la linea MAGA di Donald Trump. Da Peter Thiel a Marc Marc Andreessen, da Jeff Bezos e Mark Zuckerberg sempre più Ceo hanno appoggiato il nuovo corso alla Casa Bianca. Resterà da capire se la guerra dei dazi avrà conseguenze su questa luna di miele.