Sono in programma per oggi, lunedì 10 marzo, due assemblee importanti per Fenice, la società di Chiara Ferragni, l’imprenditrice digitale e influencer travolta dallo scandalo del Pandoro Gate. Come ha riepilogato il Corriere della Sera un’assemblea è incentrata sull’approvazione tardiva del bilancio 2023, mentre l’altra è stata calendarizzata per valutare, vista la situazione, un aumento di capitale per rilanciare l’impresa.
Come ha scritto nella sua newsletter la giornalista Selvaggia Lucarelli, «dopo il Pandoro Gate (dicembre 2023) i suoi contratti da testimonial sono stati annullati, non ne sono arrivati di nuovi, molti prodotti del suoi brand sono finiti svenduti su piattaforme estere se non nei mercatini o addirittura donati a qualche scuola africana».

Come stanno i conti di Fenice, l’azienda di Chiara Ferragni?
Dopo il crollo reputazionale e le reazioni alla crisi tutt’altro che efficaci secondo gli esperti, l’azienda di Chiara Ferragni ha perso per strada diverse opportunità commerciali. Le perdite ammonterebbero a 10 milioni di euro, con 2 milioni di ricavi (sette volte inferiori a quelli del 2022). L’azienda è guidata dall’amministratore unico Claudio Calabi con le quote suddivise tra Chiara Ferragni (32,5%), Paolo Barletta (40%) e Pasquale Morgese (27,5%).
Dopo essere stato nominato, l’amministratore unico Calabi ha avviato un drastico taglio dei costi, diminuendo anzitutto i dipendenti che da 16 sono scesi a otto. Sono stati anche abbandonati gli uffici, spostati in altra sede. A pesare sul futuro imminente dell’azienda c’è anche il rischio che uno dei soci possa votare contro l’approvazione del bilancio e impugnarlo in tribunale. Nell’assemblea di oggi si discuterà anche la possibilità di un aumento di capitale (Repubblica scrive da 6,4 milioni) per traghettare la società lungo i prossimi 12 mesi, periodo di tempo che sulla stampa viene descritto come fondamentale per l’uscita da una lunga crisi.
Le conseguenze del rinvio a giudizio di Chiara Ferragni
A fine gennaio l’imprenditrice digitale è stata rinviata a giudizio con l’accusa di truffa aggravata per il Pandoro Gate e il caso delle uova di Pasqua “Dolci Preziosi”. La prima udienza del processo è stata fissata al 23 settembre. «Credevo sinceramente che non fosse necessario celebrare un processo per dimostrare di non aver mai truffato nessuno – è stato il commento dell’influencer – ha dichiarato -. Dovrò purtroppo convivere ancora del tempo con questa accusa, che ritengo profondamente ingiusta, ma sono pronta a lottare con ancora maggiore determinazione per far emergere la mia assoluta innocenza»