Parlando di finanza, nel 2025, in Italia, solo 1 donna su 10 (11%) ha intenzione di destinare mensilmente più risorse agli investimenti. I dati confermano una netta differenza di priorità rispetto agli uomini (21%) e riflettono un diverso approccio al rischio nella gestione attiva del denaro, in particolare per quanto riguarda gli investimenti. È quanto emerge dall’ultima indagine condotta da YouGov per la banca digitale N26, che ha coinvolto 6.330 partecipanti in Italia, Germania, Austria, Francia e Spagna.
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Finanza, chi risparmia di più?
L’analisi evidenzia come in Italia gli obiettivi finanziari per l’anno in corso siano simili tra uomini e donne, che nel 2025 vogliono dare priorità a una gestione migliore delle loro spese e della loro pianificazione oltre che a risparmiare di più o più regolarmente. Il divario di genere persiste, invece, quando si analizza la propensione all’investimento: solo il 15% delle donne italiane considera gli investimenti una priorità, un dato che è in linea con la media delle donne degli altri Paesi e notevolmente inferiore rispetto al 21% registrato dagli uomini italiani, che tendono a considerare gli investimenti non solo come uno strumento per proteggere il proprio capitale, ma anche come una possibilità di crescita, probabilmente per un diverso approccio alla gestione del rischio.
Indagando le ragioni alla base di questo atteggiamento nei confronti degli investimenti, le donne italiane risultano abbastanza insicure nella gestione delle loro finanze. Solo il 43% dichiara, infatti, di sentirsi sicura nel poter gestire bene il proprio denaro: un dato significativamente inferiore rispetto alla media complessiva (62%) e il più basso tra i paesi intervistati, motivo che le porta a favorire opzioni meno incerte rispetto a investimenti proattivi, che potrebbero comportare qualche forma di rischio.
Perchè c’è sfiducia?
La percezione di non possedere le competenze adeguate per prendere decisioni finanziarie consapevoli contribuisce a un approccio più cautelativo: solo il 36% delle donne italiane ritiene di avere le conoscenze necessarie per gestire le proprie finanze, un dato basso se confrontato con quello di Paesi come Austria (63%) e Germania (60%). In questa cornice, è comprensibile come le donne italiane riportino anche i livelli più alti di stress e ansia quando si parla delle proprie finanze (quasi la metà delle intervistate, rispetto al 42% della media complessiva). Tuttavia, il 60% ha dichiarato un forte interesse nell’acquisire maggiore educazione finanziaria e nel migliorare le proprie competenze per gestire meglio il denaro. Una percentuale che è superiore alla media complessiva (50%), a dimostrazione di una crescente consapevolezza e propensione nell’imparare a gestire le proprie finanze.