Doveva arrivare soltanto la conferma. Come abbiamo scritto su StartupItalia da giorni la fusione tra Honda e Nissan sembrava a rischio stando a quanto pubblicato sulla stampa giapponese. Ora è ufficiale: l’operazione è saltata dopo che era stata annunciata a fine 2024 tra strette di mano e piani d’espansione. L’accordo puntava a dar forma al terzo più grande player automobilistico mondiale dal valore di mercato di 50 miliardi di dollari.
Honda e Nissan: che cosa non ha funzionato per la fusione?
In base al comunicato stampa, ripreso da Quattroruote, «entrambe le aziende hanno concluso che, per dare priorità alla velocità del processo decisionale e all’esecuzione delle misure di gestione in un contesto di mercato sempre più volatile che si avvia verso l’era dell’elettrificazione, è più opportuno cessare le discussioni e rescindere il MoU (Memorandum of Undestranding, ndr)».
Proprio sul contenuto del memorandum si è generato lo scontro che ha portato al fallimento del progetto della fusione tra Honda e Nissan. La prima – più grande della seconda per capitalizzazione – avrebbe infatti mirato a cambiarne i termini per «modificare la struttura da una holding congiunta, in cui Honda avrebbe nominato la maggioranza dei direttori e l’amministratore delegato sulla base di un trasferimento congiunto di azioni come inizialmente delineato nel MoU, a una struttura in cui Honda sarebbe stata la società madre e Nissan la sussidiaria tramite uno scambio di azioni». Su carta la fusione sarebbe stata la più importante dai tempi di quella tra Fiat Chrysler e Psa (che ha dato vita a Stellantis).