Sabato 26 aprile sono in programma i funerali di Papa Francesco. Nella Città del Vaticano sono attese 200mila persone e delegazioni da tutto il mondo. Sarà presente anche il presidente USA Donald Trump, che nei giorni scorsi ha ospitato la premier Giorgia Meloni in visita alla Casa Bianca. Anche se momentaneamente oscurato dalla notizia della morte del pontefice, il tema dazi è comunque riuscito a infilarsi nel dibattito.
Trump e von der Leyen si incontreranno ai funerali di Papa Francesco?
Donald Trump non ha ancora avuto un contatto con la presidente della Commissione Europea da quando è tornato alla Casa Bianca. La circostanza eccezionale che vedrà capi di Stato e di Governo atterrare a Roma nei prossimi giorni per partecipare alle esequie di Papa Francesco a San Pietro ha alimentato voci e retroscena.
Si è addirittura ipotizzato nelle scorse ore che l’occasione potrebbe consentire quel summit UE-Stati Uniti sul tema dazi, ma fonti ufficiali hanno smentito. In primo luogo perché sarebbe inopportuno e complesso organizzare un appuntamento di questa portata a ridosso dei funerali del pontefice. Inoltre non è il governo italiano a potersi occupare della faccenda, bensì sono le istituzioni dell’Unione Europea.
Come si legge su Repubblica il team di von der Leyen avrebbe richiesto la possibilità di un bilaterale a margine dei funerali del prossimo week end con il presidente Trump. Si attende ora una risposta da parte della Casa Bianca. «La missione è stata organizzata per il funerale del Papa. Non posso escludere che a margine ci siano altri appuntamenti, ma finora non sono previsti incontri con gli Stati Uniti», ha dichiarato nelle scorse ore Arianna Podestà, la portavoce della Commissione Europea.
Quanto pesa la guerra dei dazi sul PIL globale
La guerra dei dazi intanto rimane l’argomento economico e geopolitico più importante di questo periodo storico. L’obiettivo di Washington è Pechino, contro cui ha imposto tariffe al 145%. Ma anche altri Paesi temono le prossime mosse di Trump, che ha minacciato, imposto e ritirato (temporaneamente) i dazi in maniera caotica, provocando crolli in Borsa e preoccupazioni rispetto al PIL. Secondo il Fondo Monetario Internazionale quest’anno il prodotto interno lordo globale crescerà del 2,8%, ovvero -0,5 punti rispetto al 3,3% previsto a inizio 2025.