«Continueremo a rivedere gli stili di lavoro in modo flessibile per garantire che le donne non debbano sacrificare le loro carriere a causa di eventi della vita come il parto o l’educazione dei figli». Nel corso di un discorso tenuto all’Assemblea metropolitana di Tokyo, la governatrice Yuriko Koike ha parlato del piano della capitale giapponese per introdurre la settimana corta, in cui si lavorerà quattro giorni anziché cinque. Come si legge su Japan Times, la novità dovrebbe entrare in vigore a partire dall’aprile 2025.
Settimana corta: le ragioni che spingono Tokyo a lavorare 4 giorni
La novità della settimana corta non riguarderà aziende e professionisti, ma per ora soltanto i dipendenti dell’ente amministrativo del governo metropolitano. «Dare potere alle donne, un obiettivo che è rimasto molto indietro rispetto al resto del mondo, è stato un problema di lunga data nel nostro Paese» ha aggiunto la governatrice Yuriko Koike. Finora le regole consentivano agli interni di prendersi un giorno alla settimana, eventualmente per prendersi cura dei figli.
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Oltre a questo pure le aziende vengono spinte a favorire lo smart working e una legge impone alle società con più di 300 dipendenti di diffondere i dati sui congedi di parternità per quanto riguarda i propri dipendenti.
La settimana corta funziona per le aziende?
L’introduzione della settimana corta non è una novità: da diversi anni molti Paesi e aziende si stanno adoperando per avviare sperimentazioni. Come si legge sul Post, uno studio condotto dall’Università di Cambridge su decine di realtà nel Regno Unito ha dimostrato che la maggior parte, dopo un test, non hanno mostrato l’intenzione di tornare alla settimana da cinque giorni.