È in arrivo il bonus sociale sui rifiuti: lo sconto sulla tariffa a favore dei nuclei familiari che godono della stessa agevolazione per l’energia elettrica, gas, servizio idrico. Con il dpcm n. 24 del 21 gennaio 2025 è stato approvato il regolamento in favore degli utenti domestici del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani in condizioni economico-sociali disagiate.
La copertura del bonus rifiuti avverrà sulle utenze, domestiche e non domestiche, e andrà ad alimentare un conto gestito dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali (Csea). A indicare le modalità sarà Arera, che dovrà emanare un provvedimento per definire il modo in cui applicare l’agevolazione, con particolare riferimento alla condivisione delle informazioni relative agli aventi diritto fornite dall’Inps (Isee), tra il Sistema informativo integrato (Sii) gestito dalla società Acquirente Unico spa, il Sistema di gestione delle agevolazioni sulle tariffe energetiche (Sgate), e i gestori del servizio rifiuti, ivi inclusi i comuni.
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Bonus rifiuti, come funziona?
Il cosiddetto “Bonus rifiuti 2025”, è una misura introdotta nel 2019 ma rimasta inapplicata sinora, complice anche la pandemia di Covid-19. Con la pubblicazione del dpcm n. 24/2025 in Gazzetta Ufficiale lo scorso 13 marzo, l’agevolazione è entrata ufficialmente in vigore il 28 marzo.
Il bonus rifiuti viene riconosciuto a tutti i nuclei familiari con Isee fino a 9.530 euro, elevato a 20.000 euro per le famiglie con almeno quattro figli a carico. Il Dpcm del 21 gennaio, ora pubblicato in Gazzetta ufficiale e in vigore dal 28 marzo, fissa le disposizioni in base a cui l‘Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) stabilirà le modalità applicate. La Tari è calcolata secondo una quota fissa e una quota variabile e l’importo è determinato in relazione sia alle caratteristiche dell’immobile che a quelle del nucleo familiare. In questo caso, con il bonus, sarebbero di più le famiglie che verrebbero agevolate.
Gli oneri del bonus sociale rifiuti
Per quanto riguarda gli oneri del bonus sociale rifiuti, l’Arera istituirà e aggiornerà con propri provvedimenti, entro luglio, una componente perequativa, applicata alla generalità dell’utenza, domestica e non domestica, che alimenta un conto gestito dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali. La stessa autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente può prevedere le modalità applicate oltre a quelle applicative delle agevolazioni tariffarie. Inoltre, per coprire gli oneri del bonus sociale rifiuti, l’Arera può anche introdurre meccanismi di gradualità, per 12 mesi, nell’applicazione delle agevolazioni tariffarie.