Continua la crisi per il mercato auto in Europa. Ad aggiornare i dati sulle immatricolazioni ci pensano i grafici della European Automobile Manufacturers’ Association (ACEA): a febbraio 2025 sono calate del 3,1% nel Vecchio continente e il numero di case che possono festeggiare un segno positivo si conta sulle dita di una mano: sono Renault (+11%), Bmw (+6%) e Volkswagen (+4%). Il gruppo di Wolfsburg, beninteso, resta comunque al centro di una crisi industriale profonda, dovuta alla concorrenza cinese e non solo. Come già analizzato nei mesi scorsi il dato peggiore in Europa lo ha però registrato Elon Musk con la sua Tesla: -49% di immatricolazioni rispetto al 2024.
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Tutti i dati sulle immatricolazioni del mercato auto europeo
Seguendo le tabelle dell’ACEA partiamo da Volkswagen che, come detto, è in positivo sulle immatricolazioni, anche se alcuni marchi del gruppo sono in sofferenza come Porsche (-27,5%); Stellantis, di cui recentemente ci siamo occupati per l’audizione del presidente John Elkann in Parlamento, ha chiuso il mese di febbraio con -17,1%. A parte Alfa Romeo (che registra una crescita delle immatricolazioni di oltre il 31%) gli altri marchi registrano segno “-“.

Il periodo nero di Tesla
Le immatricolazioni a febbraio 2025 segnano un -5% anche per Toyota; Mitsubishi sprofonda a -34,2%, ma la situazione peggiore rimane quella di Tesla. La casa automobilistica di Elon Musk attraversa una fase critica non soltanto per le vendite: in Borsa il titolo è risultato uno dei peggiori del 2025 e le continua irruzioni del Ceo nella politica internazionale a colpi di post su X potrebbero aver allontanato molte persone dagli showroom. A fine mese è in programma una protesta globale proprio per manifestare contro Musk e il brand Tesla.

SAIC Motor spicca nelle tabella di ACEA: il brand cinese ha chiuso febbraio 2025 con una crescita delle immatricolazioni del 39,2%. Quali sono i Paesi in cui si vendono di più le elettriche in Europa? Tre dei quattro maggiori mercati dell’UE – rappresentano il 64% di tutte le immatricolazioni di auto a batteria – sono Germania (+41%), Belgio (+38%) e Paesi Bassi (+25%).
Il mercato auto è in crisi da tempo nel Vecchio continente, dove la conversione all’elettrico ha seguito tappe forzate secondo i critici, colpendo un’industria strategica. Nel pieno del dibattito su Readiness 2030, si è già discusso di una riconversione di stabilimenti auto in fabbriche per armamenti. Nel frattempo i dazi di Trump costituiscono ancora una minaccia per l’automotive europeo.