Eduscopio, piattaforma digitale della Fondazione Agnelli, ha pubblicato la classifica delle migliori scuole superiori, tra licei e istituti tecnici d’Italia. Nella classifica, spicca il ritorno, in testa, a Milano città, fra i classici del paritario Sacro Cuore, seguito immediatamente dallo storico Berchet, mentre a Torino il primo dei licei classici è il Gioberti, che dopo molti anni scalza il Cavour al vertice. L’istituto tecnico tecnologico Vallauri di Fossano (Cuneo) ha un indice occupazionale dei suoi diplomati fra i più alti in Italia (85%).
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Le migliori scuole superiori d’Italia
Milano
Nel capoluogo lombardo, tra i licei classici torna, quest’anno, in testa il paritario Sacro Cuore, seguito dal Berchet. Non si registrano cambiamenti, invece, per i licei scientifici: Volta, Da Vinci e Sacro Cuore sono ancora sul podio. Ma anche l’hinterland milanese se la cava con scuole di altissima qualità come i licei classici Quasimodo di Magenta e Casiraghi di Cinisello Balsamo, e lo scientifico Torno di Castano Primo. Tra i diplomati degli istituti tecnici che trovano più facilmente lavoro si distinguono quelli che hanno studiato nelle province di Bergamo e Brescia, con il Rubini di Romano di Lombardia (84%), il Marzoli di Palazzolo sull’Oglio (79%) e il Castelli di Brescia (78%).
Torino
A Torino, il primo posto tra i licei classici se l’è aggiudicato il Gioberti, che dopo molti anni scalza il Cavour. Subito dopo, il Baldessano-Roccati di Carmagnola e il Botta di Ivrea che precedono i licei del centro città. Fra gli scientifici, in città come in provincia eccelle l’Altiero Spinelli, insieme al paritario Agnelli e al Galileo Ferraris. Fra gli istituti tecnici tecnologici, va segnalato il Vallauri di Fossano, con un indice occupazionale dei suoi diplomati fra i più alti in Italia (85%).
Roma
Nella Capitale, tra i primi due licei classici ci sono il Visconti e il liceo Terenzio Mamiani. Al terzo posto, il Torquato Tasso, che supera il Vittorio Emanuele II. Il Visconti e il Mamiani mantengono il primato anche quando la classifica si allarga agli istituti della provincia, mentre il Tasso viene superato dal Guglielmotti di Civitavecchia. Per i licei scientifici, il Righi detiene il primato provinciale e comunale, seguito al secondo posto dal Vito Volterra di Ciampino e al terzo dal Cavour di Roma.
Napoli
Nessuna novità nella classifica tra i licei classici napoletani dove il Convitto Vittorio Emanuele II di conferma in testa, seguito dallo Jacopo Sannazaro e dall’Umberto I, come nel 2023. Tra gli scientifici, invece, il Convitto Vittorio Emanuele II scala ben due posizioni mentre il Giuseppe Mercalli scivola al secondo posto. Terzo, l’Arturo Labriola. Per quanto riguarda gli istituti di Napoli e provincia, il Pitagora di Pozzuoli si posiziona al secondo posto scalando cinque posizioni rispetto al 2023. L’Alfred Nobel di Torre Del Greco è il terzo tra i licei scientifici.
L’onda lunga del Covid
La nuova edizione di Eduscopio mette in luce come l’onda lunga del Covid continui ad avere effetti negativi sugli studenti che hanno iniziato il loro percorso universitario nel 2021. Per i diplomati tecnici e professionali dello stesso anno che non hanno continuato gli studi, invece, è stato più facile inserirsi nel mondo del lavoro. Il loro tasso di occupazione sfiora il 35%, con una crescita di cinque punti rispetto ai diplomati del 2020.
Se, anche in ragione della struttura semplificata dell’esame, il voto medio all’esame di maturità è cresciuto, ancora più che nel 2020 rispetto agli anni precedenti alla pandemia (83 nel 2021, era 77 nel 2019), segnali negativi si registrano nel loro affacciarsi all’università. Peggiora la percentuale di coloro che non hanno dato esami al primo anno (quasi il 20%, mentre era intorno al 14% nel 2017 e 2018 prima della pandemia), così come peggiora lievemente sia la percentuale di crediti universitari acquisiti rispetto al programma dell’anno sia la media dei voti agli esami.
Le scuole analizzate
Per la nuova edizione di Eduscopio il gruppo di lavoro della Fondazione Agnelli, coordinato da Martino Bernardi, ha analizzato i dati di 1.347.000 diplomati italiani in tre successivi anni scolastici e in circa 8.150 indirizzi di studio nelle scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie. Le analisi e i confronti di Eduscopio si riferiscono a due compiti educativi fondamentali: la capacità dei licei, ma anche degli istituti tecnici di preparare e orientare gli studenti a un successivo passaggio agli studi universitari, e la capacità degli istituti tecnici e degli istituti professionali di preparare gli studenti a un positivo ingresso nel mondo del lavoro per quanti, dopo il diploma, non intendono andare all’università e vogliono trovare un impiego. In questa edizione di Eduscopio, per la prima volta, vengono analizzati separatamente dagli altri indirizzi del liceo scientifico gli esiti universitari dei diplomati dello scientifico-sportivo, che si sta diffondendo nelle scuole del Paese.