“Materia“, tangibile e intangibile. Si chiama così il progetto guidato da Marco Giovannelli, direttore di VareseNews, che al suo terzo trasloco ha puntato tutto su una capacità, prima di tutte: quella di creare sinergie con il territorio. È proprio per questa ragione che la nuova puntata con la nostra rubrica “Viaggio in Italia” va alla scoperta non solo della nuova sede di una tra le prime testate web italiane ma anche di quel legame strettissimo con la provincia di Varese che lega il progetto di Giovannelli alla sua città.
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Da scuola a redazione e molto di più
«VareseNews è un progetto nato 28 anni fa, nel 1997, come redazione digitale. L’editore, Varese web srl, è una sorta di public company partecipata da diverse associazioni di categoria, realtà sociali e imprenditoriali e da una cooperativa di giornalisti – spiega Marco Giovannelli – Siamo stati dei pionieri in Italia nel settore delle testate web. Oggi contiamo circa 170mila visite al giorno con la cronaca locale e una presenza capillare su tutto il territorio». VareseNews si è contraddistinta sin dalla sua nascita non solo per la sua presenza su Varese e dintorni ma per la capacità di saper creare sinergie con enti e istituzioni che sono essenziali per la provincia lombarda. «In questi anni abbiamo portato avanti tanti progetti editoriali, anche di natura diversa. Tra questi: Anche io, una festa popolare di più giorni; Festival Glocal, dedicato al giornalismo nato nel 2012 e che ha prodotto due docufilm, DigitaLife e VA in giro. Soprattutto negli ultimi 3 anni, il Festival ha contato un boom di presenze e attenzione mediatica». Oggi la nuova sede di VareseNews si trova in una ex scuola elementare in una frazione di Castronno, Sant’Alessandro, a 9 chilometri da Varese tra la provincia e Gallarate. «Si tratta di un edificio che è rimasto chiuso a lungo a causa di un calo demografico, così abbiamo deciso di prenderlo in affitto e dargli una nuova vita». Qui, tra vecchi banchi di scuola, oggi non c’è solo la redazione di VareseNews ma molto di più.
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L’importanza di fare rete
La redazione si trova in posizione strategica, come spiega il direttore Giovannelli: «Lo spazio, oltre a essere esteticamente molto bello e verde, è vicino all’autostrada e per noi è molto importante dato che spesso ospitiamo persone che vengono da fuori. E poi pensiamo che la scuola sia un luogo magico. Qui si gioca, si impara, ci si relaziona con gli altri, si ascolta, si incontra. La scuola è vita. E riaprire una scuola in una nuova veste in un piccolo borgo è un’esperienza forte, coraggiosa e ricca di energie». Quando è iniziato tutto, Marco sin da subito ha avuto ben chiare le due direzioni da prendere: costruire un progetto identitario e, una volta deciso, cominciare ad avviare i lavori. Con questo spirito ha aperto un bando all’ordine degli architetti della provincia di Varese per lanciare un concorso di idee a livello nazionale e internazionale. «La questione identitaria è per noi molto importante dal momento che siamo nell’ex scuola Marconi, che vanta un secolo di storia in un territorio densamente popolato. E da qui nasce “Materia”, che è la nostra identità e sono le nostre relazioni. In Materia non c’è solo il giornalismo, ma anche la formazione, la cultura, la sostenibilità, il turismo, una videoteca.. Ognuna di queste aree ha delle progettualità definite: il giornale, i social, la comunicazione, il podcasting, la webtv. Vantiamo un network di partner che per noi sono molto importanti: tra questi, rappresentanti del mondo mediatico, Università e una fitta rete territoriale che investe nel nostro progetto».
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Per essere presente in tutte queste aree, VareseNews ha lanciato un fundraising, che si è chiuso con una cifra raccolta importante grazie alla partecipazione di numerose aziende del territorio e poi un crowdfunding per integrare gli spazi con una caffetteria, un laboratorio di giornalismo e un progetto legato alle api e alla sostenibilità. «Tutte queste attività hanno a che fare non solo col lavoro del giornale ma con tutto quello che ruota intorno alla nostra idea progettuale di “materia”, e sta andando molto bene. È un modello che parte dalla nostra esperienza giornalistica per allargarsi, poi, a tutta una serie di altri progetti».
Giornalismo, formazione, sostenibilità
Complessivamente, in redazione ci sono 30 persone, oltre a questi e alla società editoriale che gravita attorno al giornale, le attività sono seguite da una cooperativa di giornalisti e da un’associazione che si occupa di attività culturali e sociali. «Vantiamo un’esperienza 30ennale nel campo della formazione, con una 20ina di corsi che stanno partendo e alcuni sono già stati avviati, in una dimensione legata alla comunità molto concreta – conclude il direttore – Le nostre innovazioni guardano anche alla comunità energetica rinnovabile, grazie alla collaborazione con unaCER. Inoltre, prestiamo un’attenzione sempre maggiore a tutto quello che, da un punto di vista tech, si muove attorno a noi: dalle attività multimediali ai temi dell’AI».