I Cavalieri della Tavola rotonda sono morti. Ma si riveleranno comunque utili
Ci fa sempre un sacco piacere seguire l’evoluzione delle software house indie, le startup del videoludo che escono dalla comfort zone e tentano l’assalto all’Olimpo. Knight vs Giant: The Broken Excalibur è videogioco roguelite, da più fronti messo a paragone con Hades, titolo uscito nel 2020 e giudicato dal nostro veterano Carlo Terzano come uno dei prodotti del genere più belli mai giocati. Pure in quel caso si tratta di una software house indie – Supergiant Games – che ha attratto parecchio interesse nell’ecosistema. Al punto da spingere la realtà indonesiana Gambir Studio a lanciarsi in un progetto ambizioso che in parte ne ricalca le orme. Il titolo è disponibile su tutte le console e su PC.
L’impostazione grafica, con visuale isometrica, richiama molto Hades, ma Knight vs Giant: The Broken Excalibur si è allontanato da quel clima infernale per proporre invece un più neutrale bioma fantasy, teatro delle avventure di Re Artù. I riferimenti all’inventore della Tavola rotonda ci sono, ma non si respira certo quell’atmosfera medievaleggiante.
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Camelot non è proprio come ce la si aspetta, ma la trama rimane abbastanza fedele al racconto. La minaccia incombe su questa terra, con il Mostro gigante del vuoto liberato durante l’avvincente ricerca del Sacro Gral (tante grazie, Mago Merlino…). Quest’ultimo tenta poi di risolvere la questione, ma fa cilecca e così l’intero mondo viene risucchiato in un’angosciante e oscura dimensione.
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C’è soltanto una cosa che Merlino può fare: resuscitare un eroe, Artù, sperando che almeno lui faccia le cose senza sbagliare. La trama di Knight vs Giant: The Broken Excalibur è a metà tra il leggendario e il comico. Purtroppo la caratterizzazione dei personaggi non è così sviluppata, mentre sui mostri è stato fatto un notevole sforzo creativo.
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Non poteva mancare Excalibur. Peccato che sia spezzata e all’apparenza inutilizzabile. Fortuna che la magia consente alla spada di incamerare tutte le abilità dei cavalieri della Tavola rotonda passati a miglior vita. Artù è un eroe che combatte usando armi a corto e lungo raggio e per sconfiggere gli avversari in battaglia sarà cosa buona muoversi di continuo. Il fatto di avere mappe ricreate in maniera procedurale obbliga inoltre a studiare bene il terreno di battaglia.
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Dal momento che Camelot è in rovina Knight vs Giant: The Broken Excalibur ha previsto anche una meccanica per ricostruirla, con edifici che ci restituiranno abilità. I combattimenti sono divertenti e con animazioni davvero esplosive. Ma il lavoro più maestoso è stato fatto sui boss, giganti che sovrastano ogni elemento presente sullo schermo. Insomma, un indie valido e vivace, con una grafica fresca e colorata.