A un’ora di auto da Oslo sorge il Kistefos Museum che ora include al proprio interno un ponte ecosostenibile, avveniristico e artistico
Può un ponte essere contemporaneamente ecologico, avveniristico e artistico? Dalla Norvegia ci dicono di sì. Sul fiume Randselva, a circa un’ora di macchina dalla capitale, è stato infatti costruito un ponte innovativo, che non si limita a collegare le due sponde del torrente, ma anche ad allietare il corpo e lo spirito di chi lo attraversa.
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Fonte: Kistefos Museum
Un ponte – galleria d’arte
Twist, questo il nome del ponte coperto, è infatti il primo esempio di galleria d’arte sospesa su di un fiume. Oltre ad avere come funzione quella di consentire l’attraversamento del Randselva che scorre sotto, Twist è ormai parte integrante del Kistefos Museum, di cui costituisce anche frazione dell’iter espositivo.
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Fonte: Kistefos Museum
Twist ovviamente può essere percorso solo a piedi perché al proprio interno ospita mostre ed esibizioni temporanee. Progettato dallo studio Big, il ponte, oltre a essere avveniristico ed ecosostenibile, ha una particolarità che certo non sfugge all’occhio: si avvita su se stesso, diventando a sua volta un’opera d’arte contemporanea.
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Fonte: Studio architettonico BIG
La doppia curva che rende gli esterni unici al mondo è stata creata impiegando fogli di alluminio alternati a pannelli di vetro, tutti materiali riciclabili.
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Fonte: Kistefos Museum
Lo studio architettonico ha voluto infatti realizzare un’opera all’insegna della sostenibilità ambientale, scegliendo come location il cuore verde della penisola scandinava.
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Fonte: Studio architettonico BIG
La seconda vita di un’area industriale
Ma non è tutto, perché il ponte, così come l’intero Kistefos Museum sorge dove un tempo si trovava una fabbrica di lavorazione della cellulosa fondata nel 1889 e dismessa nel 1955.
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Come appariva l’area industriale prima del Kistefos Museum (Fonte: KM)
Si tratta dunque di un importante intervento di risanamento post industriale in ottica green e culturale. Intervento voluto e posto in essere proprio dal nipote dell’amministratore delegato di quel polo industriale, Christen Sveaas, che ha deciso di dar vita a un museo immerso in un bosco tipicamente norvegese di conifere.
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Fonte: Kistefos Museum