La questione è stata congelata a ridosso dell’insediamento di Trump. In quel frangente TikTok è rimasto offline soltanto per poche ore negli Stati Uniti dal momento che ByteDance non aveva rispettato la scadenza fissata dalla legge americana a gennaio scorso per vendere il social a un soggetto non cinese, pena la messa al bando.
Come abbiamo scritto su StartupItalia, il presidente USA si è impegnato affinché la piattaforma rimanesse online e ha dato il via ai colloqui tra vari soggetti per individuare una soluzione. Come si legge su TechCrunch c’è tempo fino ad aprile e secondo The Information l’opzione più probabile sarebbe quella di Oracle come nuova guida del social negli USA.
Perché Oracle è in pole position per l’affare TikTok
Il fondatore di Oracle Larry Ellison è un imprenditore apprezzato da Donald Trump. Subito dopo l’insediamento la stampa ha chiesto al capo della Casa Bianca quali fossero le ipotesi sul tavolo: il tycoon ha spiegato che dal suo punto di vista Elon Musk farebbe un affare ad acquisire TikTok, ma ha aggiunto che pure l’opzione Ellison lo avrebbe trovato d’accordo.
Oracle sarebbe secondo le fonti una soluzione preferibile per TikTok perché l’azienda negli Stati Uniti raccoglie i dati sui server della tech company. Ci sono dunque una conoscenza reciproca e un’infrastruttura esistente da non modificare. Oracle non ha confermato nè smentito e a leggere la stampa USA sembra che comunque ByteDance vorrà ancora a giocare un ruolo attivo, con la società americana come partner.

L’azienda di Ellison nel frattempo è stata coinvolta da Trump in un altro importante progetto: lo Stargate Project da 500 miliardi di dollari è basato su una joint venture insieme a OpenAI e SoftBank per costruire una rete di data center per l’AI nel Texas e in altre zone degli Stati Uniti.