Ryanair ha deciso di posticipare il passaggio alle carte d’imbarco completamente digitali all’inizio dell’operativo invernale, il prossimo 3 novembre. Inizialmente aveva comunicato che questo switch definitivo sarebbe avvenuto a maggio, ma così non sarà. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
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La comunicazione sulle carte d’imbarco
La comunicazione, resa nota sul sito stesso della compagnia aerea, si rivolge a tutti i viaggiatori che dal 3 novembre sceglieranno Ryanair per i propri spostamenti. «Questo significa che da novembre 2025, i passeggeri Ryanair non dovranno più scaricare e stampare una carta d’imbarco cartacea, ma utilizzeranno invece la carta d’imbarco digitale generata nell’app “myRyanair” durante il check-in. Attualmente, quasi l’80% dei 200 milioni di passeggeri Ryanair utilizza già carte d’imbarco digitali. Grazie a questa iniziativa per i clienti, Ryanair prevede di eliminare quasi tutte le fee di check-in in aeroporto a partire da novembre 2025, poiché tutti i passeggeri si saranno registrati online o tramite app per generare la loro carta d’imbarco digitale», si legge nel comunicato stampa diffuso dalla compagnia aerea.
Il passaggio di Ryanair a carte d’imbarco completamente elettroniche a partire da novembre 2025 è stato stimato in un risparmio di oltre 300 tonnellate di rifiuti cartacei ogni anno da parte della stessa compagnia.
Le nuove funzionalità dell’app
Anche in vista di questo switch, Ryanair ha implementato alcune funzioni all’interno dell’app. Tra queste:
- Nuova funzionalità Order to Seat che consente ai passeggeri di ordinare direttamente dal loro posto ed essere serviti per primi;
- Informazioni e aggiornamenti in tempo reale sui voli;
- Aggiornamenti diretti dal centro operativo di Ryanair durante i disagi;
- Aggiornamenti sul terminal, gate e stato dell’imbarco;
- Opzioni di voli alternativi in tempo reale durante i disagi;
- Tutti i documenti di viaggio accessibili dall’app.
Che cosa è successo tra Ryanair e l’Antitrust?
Solo pochi giorni fa, come avevamo scritto qui, l’Antitrust ha accusato la compagnia aerea low cost di aver fornito «informazioni inesatte, incomplete o fuorvianti in esito alle richieste» dell’Agcm del dicembre 2023, sul potenziate «abuso di posizione dominante». In particolare, l’indagine era stata avviata dopo il «consistente precludere gli acquisti da parte delle agenzie di viaggio» dei biglietti Ryanair tramite il sito internet della stessa low cost e «nell’offerta di condizioni peggiorative con il gds, così impedendo e/o ostacolando» le agenzie nella vendita di biglietti aerei della compagnia. L’Agcm ha fissato in 30 giorni il termine entro il quale Ryanair potrà presentare «nuovi scritti difensivi e chiedere di essere sentita».