Un dungeon crawler molto pupazzoso
Nel panorama dei roguelike Silent Hope arriva con premesse interessanti. Sviluppato da Marvelous per Nintendo Switch e PC, il videogioco è un’avventura che mescola fasi di combattimento a fasi da dungeon crawler, il tutto impreziosito da cinematiche anime intriganti, utili a dare struttura a una storia di bene contro male. Uno degli elementi più avvincenti del gameplay sta nella possibilità di utilizzare sette personaggi giocabili, ma ci sono altri aspetti che hanno rovinato in parte il giudizio finale.
Silent Hope ha una progressione procedurale. Si avanza in ambienti sempre diversi tra loro, con combattimenti in tempo reale. La storia ruota attorno alle sorti di un Re, scomparso nell’Abisso. La figlia è una principessa che incarica sette eroi di compiere un viaggio molto pericoloso per salvarlo. Gli amanti del genere dungeon crawler troveranno pane per i loro denti.
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Per superare ogni livello bisogna arrivare all’ultimo piano del dungeon, ovviamente vivi. Ci sono tuttavia determianti punti – quando si inciampa in un bozzolo di cristallo – in cui è possibile switchare personaggio, salvando permanentemente l’avanzamento dell’avatar che si manda in panchina.
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Avendo a disposizione un roster di sette eroi va da sè che non convenga affezionarsi a uno soltanto. Conviene variarli, anche per affrontare al meglio gli avversari. Purtroppo il combattimento risulta essere la parte meno convincente, perché poco dinamica. A livello grafico tutto è molto pupazzoso e colorato, senza tuttavia grandi lavori di dettagli sui biomi.