Il disegno di legge sull’Intelligenza artificiale ha ottenuto il via libera dal Senato e adesso passa in discussione alla Camera. Come vengono distribuiti i poteri in merito alla governance italiana sull’AI? E quanto investiranno il Governo e le istituzioni in imprese e startup che si occupano di Intelligenza Artificiale? Ecco tutte le novità.
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Chi si occuperà di AI?
La autorità nazionali che si occuperanno di Intelligenza artificiale sono state identificate in due soggetti: l’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN). Resta ferma l’attribuzione a Banca d’Italia, Consob e Ivass in tema di vigilanza del mercato, secondo quanto previsto, in materia di operatori finanziari, dal regolamento comunitario 2024/1689 (sull’intelligenza artificiale). L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale potrà concludere accordi di collaborazione con soggetti privati.
Quanto e come saranno finanziate le startup?
Con il provvedimento, vengono consentiti investimenti (sotto forma di equity e quasi equity) fino a un miliardo nel capitale di rischio di imprese che operano in Italia nei settori dell’intelligenza artificiale, della cybersicurezza, delle tecnologie quantistiche e dei sistemi di telecomunicazioni. Gli investimenti saranno effettuati avvalendosi di CDP Venture Capital Sgr mentre il soggetto investitore è il Mimit e le risorse utilizzabili vengono attinte dal Fondo di sostegno al venture capital istituito dalla Legge di bilancio 2019.