Se mangiare bene e fare sport è la ricetta del benessere, la dieta Mediterranea viene seguita solo da un italiano su 10. Il dato è emerso durante l’ultimo vertice Onu a Roma dedicato al tema. Eppure, i nostri piatti hanno persino conquistato il titolo di patrimonio dell’Unesco. Sebbene a livello medico la dieta mediterranea sia assolutamente raccomandata – anche per ridurre l’incidenza di tante malattie croniche, dal diabete all’infarto – per coloro che non riescono a seguirla è importante integrare avvalendosi, appunto, di integratori certificati. Questa ultima puntata dedicata alle startup che si occupano di fitness va alla scoperta del benessere nutrizionale, importante non solo per gli sportivi.
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Mangiare bene per vivere bene
L’aspetto nutrizionale è importante nella quotidianità di ognuno di noi. E sebbene, come accennato, la dieta mediterranea sia diventata patrimonio dell’Unesco sono in pochi gli italiani che la seguono. «Tra gli errori più frequenti c’è la scelta di frutta e verdura fuori stagione, il consumo di snack e succhi, che sono poveri in fibre e ricchi di zuccheri raffinati, così come l’eccesso di carne, in particolare quella rossa», ha dichiarato Alessio Molfino, esperto della Società italiana di Nutrizione clinica e metabolismo. Proprio in occasione del vertice Onu a Roma a luglio dello scorso anno, la Legacoop aveva proposto un patto tra istituzioni, associazioni e filiere per rilanciare e valorizzare la dieta mediterranea. Nella black list degli alimenti da evitare assolutamente, invece, ci sono i cibi ultra-processati, ovvero quelli che contengono proteine idrolizzate, maltodestrine, grassi idrogenati e additivi come coloranti, conservanti, antiossidanti, anti-agglomeranti, esaltatori di sapidità ed edulcoranti, il cui fine principale non è migliorare le proprietà nutrizionali degli alimenti ma esaltarne il sapore, l’aspetto e prolungarne la durata. Ma se proprio non la si riesce a seguire, si possono colmare alcune carenze avvalendosi di integratori alimentari. Vitamina, startup nata a Firenze nel 2017, propone una serie di integratori personalizzati.
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A ognuno il suo integratore
La startup nata nell’ecosistema di Nana Bianca offre a ogni utente la possibilità di personalizzare, in qualsiasi momento e in completa autonomia, la scelta degli integratori mensili. «Abbiamo voluto digitalizzare un processo per offrire alle persone la possibilità di informarsi e di essere più consapevoli di quello che stanno assumendo, capire se ne hanno realmente bisogno o meno – spiega il team – La nostra avventura inizia nel 2017, quando siamo stati scelti per partecipare al programma di accelerazione Hubble dello startup studio Nana Bianca». A lanciare il progetto sono stati tre amici di Pistoia: Filippo Sala, laureato in Economia, Marco Saccenti, graphic designer e Giovanna Geri, farmacista. «I nostri prodotti sono realizzati seguendo formulazioni create internamente dal nostro team guidato da Giovanna Geri, e il nostro modello di business è ispirato a una startup americana che ci ha fatto da apripista nel mondo degli integratori – afferma il team – Tramite un test a cui rispondono gli utenti consigliamo gli integratori. L’algoritmo è stato studiato da Giovanna e ognuno riceve da 1 a 4 prodotti che hanno una sinergia tra loro». Dal 2017 ad oggi Vitamina è passata da 13 integratori ad oltre 30 prodotti, lanciando anche la linea Vitamina Cares, dedicata a chi ha problemi specifici come prostata, cistite o colesterolo.
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Le prossime frontiere di Vitamina
Sul mercato dal 2018, il team di Vitamina afferma: «Al momento siamo proiettati sull’Italia, che è il nostro punto di riferimento e lo sarà per molto tempo. Vendiamo su Amazon e siamo in 40 farmacie in tutta Italia con i nostri espositori. In termini di crescita, siamo impegnati nel consolidamento e stiamo cercando un partner per migliorare il nostro know-how, mentre da un punto di vista di prodotto vorremmo aumentare la gamma e coprire tutte le esigenze della famiglia, allargando la nostra offerta anche ai bambini e agli animali», dichiara il team che oggi conta circa 2000 clienti annuali.
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«Con i ritmi di vita frenetici di questi temi, molte persone hanno adottato stili di vita e abitudini alimentari scorrette – conclude il team – Noi gli permettiamo di potere integrare le carenze individuali. Nel frattempo, continuiamo a lavorare sull’offerta: sui formati, sul packaging, sulla sostenibilità, che è un nostro segno distintivo».