Secondo gli ultimi dati Eurostat, le imprese italiane sono in ritardo nell’adozione di strumenti di intelligenza artificiale. Nel 2023, nel nostro Paese solo il 4,4% delle aziende con 10-49 dipendenti ha implementato almeno uno strumento di intelligenza artificiale (il 6,4% in UE). La percentuale si attesta al 7,3% per le imprese da 50 a 250 dipendenti (13% in UE) e al 24,1% per quelle con oltre 250 dipendenti (30,4% in UE). E secondo lo studio “AI 4 Italy”, elaborato da The European House – Ambrosetti, la produttività in Italia potrebbe aumentare fino al 18% grazie all’adozione dell’intelligenza artificiale generativa. Per coglierne i benefici, è necessario accelerare la digitalizzazione di più di 113mila PMI del Paese e investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze. Con questo intento già nel 2007, Ennova Research, a Mestre, guidata da Raffaele Andreace, aveva messo le basi per la ricerca e l’impiego di tecnologie innovative. Oggi è partner tecnologico di Google nel campo dell’AI in Italia. Ad accompagnarci in questa nuova tappa di Viaggio in Italia nell’hub di Mestre è Stefano Morè, senior partner in Ennova Research.
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Un obiettivo: digitalizzare quante più imprese possibili
Sin dalla sua nascita, Ennova Reasearch ha sempre avuto le idee chiare: digitalizzare quante più PMI e aziende possibile. Nel suo DNA oggi ci sono più di 150 persone. Ingegnere informatico laureato al Politecnico di Milano, Stefano, dopo aver lavorato per anni nel digitale terrestre, è stato chiamato in Ennova Research nel polo industriale più conosciuto alle porte di Venezia. «Ennova Research è nata dall’intuizione di cinque ingegneri con una grande passione per la tecnologia – racconta Stefano – Nei primi anni 2000, i fondatori hanno focalizzato i propri sforzi nella creazione di piattaforme per il digitale terrestre in un periodo in cui il digitale stava rapidamente affermandosi come il nuovo standard. Le tecnologie innovative stavano soppiantando l’analogico, fino a quel momento dominante. Ennova Research si è inserita in questo scenario come organizzazione dedicata all’innovazione digitale a 360 gradi, distinguendosi come un gruppo di pionieri in un mercato in cui la digitalizzazione era sempre più richiesta da aziende intenzionate a evolversi e a mantenere competitività su scala globale». Oggi Ennova Research è partner tecnologico di Google e non lavora solo con Big G.
Da Mestre alla ricerca di aziende da digitalizzare
Oltre a portare sul mercato parte del portfolio di Google come la Cloud platform, Ennova Research propone anche a Big G consulenze in campo cloud. «Tra i nostri primi grandi clienti c’è Toshiba, che oggi distribuisce la nostra piattaforma di Digital Signage (RED-V) principalmente nel Nord Europa e in parte del Medio Oriente. Per questa big tech, già nel 2010 abbiamo realizzato il loro marketplace per le applicazioni – racconta Stefano – Credo che il segreto del nostro successo risieda soprattutto nel costante impegno in innovazione e investimenti diretti in R&D, ma anche nella capacità di lavorare a stretto contatto con l’R&D dei nostri clienti». Dal 2007 a oggi, l’offerta tecnologica di Ennova Research si è notevolmente evoluta: «Abbiamo sempre cercato di innovarci, rispondendo alla crescente domanda di soluzioni digitali per aiutare i clienti a orientarsi verso i modelli di business innovativi. Oggi sviluppiamo soluzioni digitali avanzate per le imprese di medie e grandi dimensioni e per il settore pubblico, facendo leva sulle tecnologie AI/genAI, Data Management, Cloud, IoT».
Quei pionieri italiani dell’AI
Ennova Research ha iniziato a studiare l’Intelligenza artificiale come natural language processing. «Ennova Research ha iniziato a esplorare l’intelligenza artificiale oltre un decennio fa, quando IBM lanciava la piattaforma Watson. In quel periodo, abbiamo creato le prime soluzioni di chatbot per migliorare l’interazione con gli utenti finali. Da allora, la nostra offerta si è evoluta rapidamente, e siamo stati tra i primi ad adottare l’AI generativa – spiega Stefano Morè – Abbiamo sviluppato numerose applicazioni avanzate, spaziando dall’analisi predittiva, applicata in settori come HR, vendite e logistica, fino all’Intelligent Document Processing per il settore assicurativo, ottimizzando i processi di liquidazione delle pratiche. Da quest’anno, collaboriamo con Upskill 4.0, spin-off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, attraverso il progetto “StrAIght to Business”, che mira a facilitare l’adozione di soluzioni AI/genAI da parte di organizzazioni pubbliche e private».
Da Milano a Mestre
«Ennova Research ha mosso i primi passi al Politecnico di Milano – racconta Stefano – Poi si è sviluppata anche in Veneto dove ha collaborato con clienti sia pubblici che privati. Pur conservando il nostro quartier generale a Venezia, siamo presenti in tutta Italia con sette uffici, da Milano a Catania». Oggi, Ennova Research collabora non solo con aziende private e la pubblica amministrazione, ma anche con il mondo accademico e della ricerca: «Lavoriamo a stretto contatto con le università, in particolare con i dipartimenti di Informatica ed Economia, per coltivare i giovani talenti e soddisfare la crescente richiesta di competenze da parte delle aziende. La nostra missione è creare opportunità di lavoro stimolanti, inclusive e di respiro internazionale. Continueremo a perseguire questa visione, certi di trovare un terreno sempre più fertile per alimentare l’innovazione».