Nei giorni scorsi si è parlato del ritorno dell’attrice Gwyneth Paltrow nel film Marty Supeme in uscita a fine 2025. L’ultima volta che la star ha lavorato sul set è stata per la pellicola Marvel Avengers: Endgame del 2019. In un’intervista rilasciata a Vanity Fair ha parlato di molte cose, ma senz’altro quella che ha fatto più rumore è stata la dichiarazione rispetto alle tante scene di sesso insieme all’attore Timothée Chalamet. TechCrunch d’altra parte ha fatto notare che Paltrow ha dato aggiornamenti rispetto alla sua startup Goop, di cui è Ceo.
Cosa fa la startup Goop di Gwyneth Paltrow
L’azienda è stata fondata nel 2009 e complessivamente ha raccolto 140 milioni di dollari di investimenti. Il caso della startup di Gwyneth Paltrow è stato definito come uno dei primi esempi di successo di una società fondata da un profilo proveniente dal mondo del cinema e dello spettacolo. D’altra parte la società che si occupa di abbigliamento e beauty ha fatto i conti come moltissime altre realtà innovative con le montagne russe degli ultimi anni.
Nel settembre 2024 ha licenziato il 18% del personale (all’epoca composto da 216 dipendenti) e pochi mesi dopo è seguito un nuovo taglio (minore) all’organico. Si è scritto di una crisi della società, a cui l’attrice ha risposto nell’intervista a Vanity Fair parlando delle ragioni della spending review: «Forse – ha detto Gwyneth Paltrow – mi interesserebbe se fosse vero che lo stiamo facendo perché gli affari non vanno bene, ma sono molto chiara…. Non lo stiamo facendo perché l’attività sta vacillando. Lo stiamo facendo perché ho bisogno di ottimizzare l’EBITDA».
Non si sa se l’azienda abbia raggiunto o meno il profitto, ma le vendite sarebbero cresciute del 10% tra 2023 e 2024. Al recente round da 15 milioni di dollari – chiuso nel settembre dello scorso anno – ha pure partecipato Travis Kalanick, ex Ceo di Uber di cui recentemente abbiamo scritto per il suo attacco all’ex azienda rispetto al tema guida autonoma.