Si chiama Thinking Machines Lab ed è la nuova startup di Intelligenza artificiale fondata da Mira Murati, ex CTO di OpenAI. Dopo aver lasciato la società di Sam Altman nel 2024, erano subito circolate le notizie del fatto che fosse al lavoro su un’azienda innovativa specializzata nel medesimo campo. Nelle scorse ore su StartupItalia abbiamo pubblicato i nomi di alcuni dei membri del team, composto anche da ex di OpenAI.
Cosa fa Thinking Machines Lab, la nuova startup di Mira Murati
Come si legge su The Verge l’azienda punta a rendere i sistemi di AI più comprensibili, personalizzabili e capaci. Pur potendo contare su un ex co-founder di OpenAI – John Schulman, passato prima per Anthropic – l’azienda affronta un mercato estremamente competitivo. L’azienda di Sam Altman starebbe per chiudere un round da 40 miliardi di dollari; xAI di Musk ha appena presentato Grok 3, definito dall’uomo più ricco del mondo come la AI più intelligente sulla Terra; ci sono poi Google con Gemini, la scaleup Anthropic e la concorrenza cinese di DeepSeek che ha mostrato quanto male può fare.
Uscita dalla fase stealth, Mira Murati ora è alla ricerca di nuovi talenti da assumere nella propria startup. Negli scorsi mesi ha intanto avviato una campagna di fundraising ed è probabile che arrivi l’annuncio di un primo round di finanziamento. La scelta di inserire nel nome il termine lab potrebbe essere interpretato come un messaggio all’ex azienda: OpenAI è infatti stata lanciata dieci anni fa come un laboratorio non profit. Cosa che oggi evidentemente non è più, pur essendo a tutti gli effetti controllata da una organizzazione non profit.
Sulla propria landing page, l’azienda di Mira Murati scrive: «Il progresso scientifico è uno sforzo collettivo. Riteniamo di poter far progredire in modo più efficace la comprensione dell’AI da parte dell’umanità collaborando con la più ampia comunità di ricercatori e costruttori. Abbiamo intenzione di pubblicare frequentemente post tecnici sul blog, documenti e codice. Pensiamo che la condivisione del nostro lavoro non solo sia utile al pubblico, ma migliori anche la nostra cultura di ricerca». Sarà dunque una startup votata all’open source?
Mira Murati e l’imbarazzo durante un’intervista su Sora
Va tuttavia ricordato che se OpenAI è diventata il colosso odierno è anche per merito di Mira Murati. La società ha fatto discutere parecchio per questioni legate alla trasparenza e alla chiarezza sui tipi di dati utilizzati per allenare le proprie AI. In un’intervista del 2024 divenuta celebra, l’ex CTO non ha saputo rispondere a una domanda della giornalista che le chiedeva se la società avesse o meno sfruttato anche l’archivio pubblico di YouTube per sviluppare Sora, l’AI che realizza video partendo da un prompt testuale.