BRUM, la startup del Gruppo OneDay che si occupa di digitalizzare l’iter di studio della patente di guida in Italia, ha annunciato un nuovo round di investimento da 3 milioni e mezzo di euro, che si somma ai 600mila raccolti un anno e mezzo fa. L’iniezione di capitali servirà a BRUM ad estendere la capillarità del servizio in nuove città, potenziare la tecnologia, scalare le operations e rafforzare la rete di istruttori qualificati. Main investor in BRUM è Italian Founders Fund.
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Che cosa fa BRUM?
BRUM è nata con l’obiettivo di digitalizzare il tradizionale percorso di studi e iter burocratico necessario a ottenere la patente di guida. Co-fondata da Luca Cozzarini, classe 1997, il modello di business della startup si ispira a modelli europei già esistenti e consolidati, portando in Italia un’alternativa per il settore. Le lezioni di guida si possono prenotare dall’app, con la possibilità di rilasciare feedback da parte degli istruttori e pick-up point diffusi in città. Si tratta di una piattaforma all-in-one che permette di prepararsi per l’esame teorico studiando online, superare le fasi burocratiche dell’iscrizione e prenotare le lezioni di guida con gli istruttori certificati del proprio network. BRUM si propone anche di formare nuovi professionisti.