A pochissimi giorni dal nostro StartupItalia Open Summit previsto nella giornata del 17 dicembre a Palazzo Mezzanotte a Milano, ecco chi sono le dieci realtà innovative, selezionate dalla redazione e dalla giuria, che si sfideranno sul palco di SIOS24 Winter per aggiudicarsi il titolo di “Startup of the Year”. Tra i giurati che decreteranno la Startup dell’anno ci sono venture capitalist, business angels, manager, giornalisti, rappresentanti di fondi, founder (qui tutti i nomi). Scopriamo, quindi, chi sono le dieci selezionate dalla lista delle 100 startup che abbiamo pubblicato pochi giorni fa.
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Le 10 top startup finaliste del 2024
- BetaGlue Technologies, società italiana di radioterapia chimica che sviluppa nuovi prodotti per il trattamento personalizzato dei tumori solidi, quest’anno ha chiuso un round di finanziamento da 8 milioni di euro guidato da NEVA SGR e LIFTT con la partecipazione di FinPosillipo (Gruppo Petrone), RoMED e Giovanni Cerutti. Fondata da Francesco Izzo, oncologo e professore ordinario di Chirurgia, direttore e coordinatore della Chirurgia Epatobiliare e capo del Gruppo di Studio sui Tumori del Fegato presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Napoli, BetaGlue inizialmente si chiamava “Seventeen”. La società, oggi guidata dall’a.d. Colin Story, studia una nuova metodologia di terapia dei tumori, definita “BAT-90“ e ha sviluppato una tecnologia proprietaria che, grazie all’utilizzo della sola matrice biocompatibile, consente di effettuare biopsie sicure prevenendo complicanze a seguito di procedure polmonari o epatiche.
- Cardo AI è una fintech specializzata in soluzioni tecnologiche avanzate per la finanza strutturata e il private debt. Fondata nel 2018 dal CEO Altin Kadareja, la piattaforma è pensata per gestire l’intero mercato del credito illiquido con soluzioni specifiche per le cartolarizzazioni private, del credito strutturato, del direct lending e dei CLO (Collateralized Loan Obligation). Gli asset manager e gli investitori la usano per monitorare i portafogli in tempo reale e ottimizzare i processi decisionali. Il team, che lo scorso novembre ha incassato un round da 14,6 milioni di euro guidato da Blackstone, gestisce 40 miliardi di dollari di asset con un team di 120 persone dislocato tra New York, Londra, Milano, Tirana e Pristina.
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- Cubbit, enabler di cloud storage nato a Bologna, attraverso un sistema di frammentazione dei dati criptati fornisce una soluzione sicura e scalabile che consente di risparmiare sui costi di archiviazione e sul backup riducendo l’impatto ambientale. I dati salvati su Cubbit sono cifrati, frammentati e replicati su più sedi, al sicuro da minacce informatiche. Il target a cui l’azienda si rivolge sono i service provider e le imprese, adattandosi a più infrastrutture IT e policy aziendali, dal cloud ibrido all’edge (in locale). Nel 2024 ha completato un round di finanziamento da 13,12 milioni di euro. Il team utilizzerà parte dei fondi per consolidare e potenziare l’ecosistema di applicazioni software compatibili con la tecnologia abilitante di Cubbit, a supporto di progetti in diversi settori strategici tra cui l’ambito aerospaziale, della difesa, della sicurezza informatica, della sanità e della pubblica amministrazione.
- Cyber Guru è una piattaforma di security awareness training fondata a Roma nel 2017 che offre ai responsabili della sicurezza un’opportunità per gestire il rischio umano e raggiungere la conformità con il minimo delle risorse. La piattaforma, adottata da oltre 1 milione di utenti attivi in più di 90 Paesi, viene addestrata da un modello proprietario di machine learning guidato dall’intelligenza artificiale. Lo scorso ottobre Cyber Guru ha finalizzato un round di serie B da 23 milioni di euro. L’investimento contribuirà a sostenere la crescita della piattaforma con l’obiettivo di accelerare l’espansione internazionale e il go-to-market.
- Exein, azienda fondata a Roma da Gianni Cuozzo che punta a garantire la sicurezza informatica nei settori industriale, automobilistico e aerospaziale, si occupa di cybersecurity per dispositivi IoT collaborando con produttori di semiconduttori grazie alle sue capacità di intelligenza artificiale nell’edge computing. Nel 2024 ha completato un round di finanziamento da 15 milioni. Il nuovo capitale sosterrà i piani di crescita globale di Exein in Europa, Stati Uniti e Asia, con l’apertura di un nuovo ufficio a Taipei. L’azienda prevede anche di raddoppiare il proprio organico entro il prossimo anno.
- Futura è la startup ed-tech italiana che nel 2024 ha annunciato la chiusura del più grande un round di investimento sinora realizzato nel settore in Italia: un Serie A da 14 milioni di euro. Fondata nel 2020 da Andrea Chirolli, Francesco Salvatore e Lorenzo Pinto, la società sviluppa modelli di AI per la personalizzazione dei processi di studio e per ottimizzare l’apprendimento degli studenti, simulando l’esperienza di un professore privato estremamente qualificato. Dopo il seed round a 1,8 milioni di euro nel 2022, Futura ha avuto una crescita rapida, triplicando i ricavi ogni anno. Con il nuovo finanziamento, punta a espandersi in tutta Europa e a sviluppare nuovi prodotti e nuove linee di business, dopo essersi concentrata inizialmente sulla preparazione ai test di ingresso per la facoltà di Medicina. Il team vuole diventare il player ed-tech europeo di riferimento e il prossimo unicorno italiano.
- Genespire, nata come spin-off biotech dell’Istituto San Raffaele-Telethon per la terapia genica e divenuta un’azienda biotecnologica che sviluppa terapie per pazienti pediatrici affetti da malattie genetiche, lo scorso settembre ha chiuso uno tra i finanziamenti più grandi per le startup italiane, da 46,6 milioni di euro guidato da Sofinnova Partners, XGEN Venture e CDP Venture Capital attraverso il suo Fondo Large Ventures. Il finanziamento consentirà lo sviluppo di GENE202, il farmaco di punta dell’azienda, per il trattamento dell’acidemia metilmalonica, una malattia genetica che altera il metabolismo di alcuni aminoacidi e grassi. La MMA si manifesta nella prima infanzia, ha un’alta mortalità ed è caratterizzata da sintomi gravi che possono anche danneggiare gli organi. Non esistono al momento trattamenti che modificano il decorso della MMA.
- Jet HR, pensata per semplificare la burocrazia aziendale, ha sviluppato una piattaforma per la gestione del personale: dal pagamento degli stipendi alla contrattualizzazione. Fondata da Marco Ogliengo e Francesco Scalambrino, l’anno scorso ha chiuso un round pre-seed da 4.7 milioni di euro mentre quest’anno un investimento da 12 milioni di euro guidato da Picus Capital. Con una piattaforma tecnologica accompagnata da consulenti del lavoro non solo automatizza il payroll (l’elaborazione di buste paga, assunzioni e affini), ma permette anche di gestire rapidamente le attività amministrative conseguenti. Fare chiarezza sui costi del personale, semplificare i processi di assunzione, eliminare il cartaceo, chiarire le detrazioni fiscali sono i principali elementi alla base del modello di business di questa startup.
- Ogyre, startup innovativa a vocazione sociale e società benefit fondata da Antonio Augeri e Andrea Faldella, ha sviluppato la piattaforma digitale “Fishing For Litter” con l’intento di fare ponte tra le persone che hanno a cuore la salute del mare e gli oceani attraverso un approccio community-driven per la rigenerazione ambientale. Nata dalla collaborazione con Knobs, la nuova piattaforma vuole salvaguardare l’integrità del processo di raccolta dei rifiuti e dei dati anche su blockchain. Un modello circolare che chiude il cerchio con la realizzazione di costumi da bagno “plastic-positive”, prodotti con un filato ricavato proprio dalla plastica, il cui ricavato sostiene il finanziamento dei pescherecci.
- xFarm Technologies punta alla digitalizzazione del settore agroalimentare. Nel 2022 aveva raccolto 17 milioni in un round di Serie B, a febbraio 2023 ha chiuso un finanziamento da 1 milione di euro. Quest’anno ha messo a segno un round da 36 milioni. Attraverso strumenti innovativi che possono affiancare gli imprenditori agricoli e gli stakeholders nella gestione delle loro aziende, il team, che conta più di 100 persone, aiuta 450mila aziende del settore in oltre 100 filiere in tutto il mondo.
La sua piattaforma digitale si chiama xFarm, un Farm Management Information System (FMIS) che punta a crescere in vari mercati, rafforzandosi in Europa, India e Stati Uniti.