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Tra le principali fonti di emissioni di metano figurano petrolio, gas, carbone, agricoltura e discariche. Nel 2021, l’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno lanciato un appello per affrontare il problema delle emissioni di metano, ponendo attenzione anche alle discariche, spesso trascurate ma non marginali nella lotta al cambiamento climatico. Il metano (CH₄), con un potenziale di riscaldamento globale (GWP) 81,2 volte superiore a quello dell’anidride carbonica su un orizzonte di 20 anni, rappresenta una minaccia per il clima e la qualità dell’aria. Nelle discariche, viene prodotto dalla degradazione anaerobica dei rifiuti organici e la sua produzione si manifesta per parecchi anni, oltre trenta, a significare che dovrà essere gestito pure in futuro.
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Le discariche rappresentano una fonte significativa di emissioni fuggitive di metano (CH₄), un gas con un impatto sul riscaldamento globale degno di considerazione. Il metano, infatti, ha un potenziale di riscaldamento globale (GWP, Global Warming Potential) che supera di gran lunga quello dell’anidride carbonica (CO₂): fino a 27,9 volte più potente della CO₂ su un arco temporale di 100 anni.
Il biogas di discarica, però, è una risorsa energetica rinnovabile che, se ben gestita, può contribuire alla Transizione Energetica e alla produzione di energia verde. Tuttavia, nei Paesi avanzati, l’efficienza media di captazione biogas dei sistemi tradizionali non supera il 50%.
Questi dati evidenziano che è importante adottare strategie efficaci per ridurre le emissioni di metano, una delle principali minacce al clima a breve e lungo termine.
GAS Stabilizer, la tecnologia che potrebbe cambiare tutto
GAS Stabilizer è un sistema brevettato da Zero3 – azienda impegnata nella realizzazione di impianti per il massimo recupero energetico di Biogas – progettato per ottimizzare la gestione del biogas di discarica attraverso un metodo innovativo di automazione. Questa tecnologia regola in tempo reale i parametri dei singoli pozzi di captazione, come pressione e composizione della miscela di biogas (metano, ossigeno, ecc.), riducendo la dispersione di metano nell’atmosfera.
Gas Stabilizer è il primo sistema di automazione della captazione del biogas di discarica che funge da “cervello” dell’intero impianto di captazione presente in discarica: agisce in modo automatico, h24, real time e con possibilità d’interazione, controllo, regolazione, monitoraggio e verifica anche da remoto.
GAS Stabilizer si distingue per il suo approccio modulare, adattabile sia a impianti nuovi che esistenti, e per il suo basso consumo energetico, pari a soli 150W. Grazie alla gestione in continuo e da remoto, il sistema migliora l’efficienza della captazione e della qualità del biogas, rendendolo una risorsa più valida per la produzione di energia elettrica o biometano.
Se volete conoscere Zero3 e comprendere il funzionamento di GAS Stabilizer partecipate a SIOS24 Winter il 17 dicembre a Milano a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa Italiana. Zero3 sarà presente nell’Innovation Village, un’opportunità importante di networking, in cui aziende, investitori e innovatori potranno incontrarsi, condividere idee e creare sinergie per affrontare insieme le sfide della sostenibilità e del futuro del consumo alimentare.
Con GAS Stabilizer la discarica diventa una fonte di energia pulita
GAS Stabilizer trasforma le discariche in risorse strategiche, contribuendo a una gestione sostenibile dei rifiuti e ad una maggiore indipendenza energetica, rispondendo alle sfide climatiche globali con una soluzione concreta ed efficiente.
L’adozione di GAS Stabilizer comporta numerosi vantaggi ambientali ed energetici. In termini di sostenibilità, consente di massimizzare il recupero del biogas, ridurre le emissioni di gas serra (GHG) e abbattere gli odori sgradevoli. Uno studio LCA (Life Cycle Assessment) comparativo ha evidenziato che questa tecnologia evita l’emissione di 415 kg di CO₂ equivalenti per ettaro al giorno, senza influire negativamente su altri parametri ambientali. Un ulteriore studio dell’Università di Ancona ha confermato incrementi volumetrici del 10-35% di metano captato nella miscela biogas, migliorando così la produzione energetica della cogenerazione.