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Dopo aver dato spettacolo col parkour e in cantiere, Atlas si dà da fare anche per i lavori pesanti

Un’azienda innovativa americana ha raccolto 12 milioni per sfornare una tecnologia che rischia di diventare un boccone amaro per i lavoratori

Risorse fondamentale per lanciare sul mercato NEO. In tutto l’azienda ha ricevuto finanziamenti per 125 milioni di dollari. L’obiettivo: affidare alle macchine parte del lavoro

Non è l’unica Big Tech interessata a soluzioni simili. Amazon ha svelato Digit. Senza dimenticarsi di Boston Dynamics

Due amici di Ercolano, Giuseppe Pirillo e Denis Oliviero, provano a ripulire le città dalle sigarette con un progetto hi-tech: «Abbiamo creato il nostro robot seguendo le lezioni online e autofinanziandoci. I mozziconi in strada? Segno di inciviltà». La nuova storia per la rubrica “Venti di Futuro”

Al momento darà una mano a riciclare le scatole. La Big Tech ha un fondo da 1 miliardo di dollari da investire in tecnologie innovative

L’a.d. spera che Archax possa essere utilizzato per i soccorsi in caso di calamità o nell’industria spaziale. La sua presentazione avverrà in occasione del Japan Mobility Show

Si tratta soltanto di una demo: la tecnologia non è al momento in vendita. Hyundai aveva acquisito la società per oltre 1 miliardo di dollari

Daiki, il robot modulare alimentato a energia solare che permette di effettuare una telediagnosi delle coltivazioni di oltre 2000 ettari in tutta Italia risparmiando il 45% di acqua e il 35% di fertilizzante, è già una realtà. L’ideatrice: “Stiamo lavorando affinché il robot sia dotato di una parte operativa in modo da sostituire l’agricoltore. Il nostro obiettivo è di rendere più sostenibile, tracciabile e green l’intera filiera agroalimentare con l’aiuto di Daiki”

I robot agricoli, conosciuti anche come AgriBot, possono fare molto per rendere l’agricoltura più profittevole e sostenibile. Il gruppo americano The Mixing Bowl ha tracciato una mappa delle startup. Ecco quelle più interessanti