Composto da un display con fotocamera e sensore di movimento, monitora i cambiamenti nel tempo, così da individuare i problemi della cute. E ti dà anche consigli su come prevenirli ancor prima che si manifestino
smartphone
Ci sono i principali social network, soprattutto quelli più giovani come Snapchat e Instagram. E poi ci sono le app di messaggistica per rimanere sempre in contatto con gli amici. Tutto per non staccare mai lo sguardo dallo schermo dello smartphone
La storica società di Rochester prova a rilanciarsi e punta su un cellulare dall’aspetto retrò, con un’anima fotografica
Realizzato da ENEA, può misurare il livello di emissioni e condividere i dati con altri utenti. In questo modo, sarà possibile tracciare l’esposizione personale agli inquinanti e scegliere un percorso più green attraverso un’app per smartphone. Lanciata una campagna di crowdfunding per realizzare una flotta di sensori-pilota da testare nelle città.
Quest’anno, grazie a Twinkly, prodotto dalla startup italiana Ledworks, sarà possibile impostare e controllare le luci natalizie direttamente dallo smartphone, comodamente seduti sul divano.
Una startup milanese ha ideato un dispositivo che permette di condividere energia tra dispositivi mobile dotati di porta microUSB. Grande successo su Indiegogo, in arrivo un’app per localizzare altri utenti nelle vicinanze con cui “ricaricarsi”.
Si chiama Senstone ed è un moderno blocco note grazie al quale potremo registrare idee e appuntamenti. Indossabile come una collana, un braccialetto o una spilla, può registrare il nostro parlato e inviare tutto sullo smartphone.
Continua il dibattito sul cellulare in classe: strumento utile o solo una distrazione? Due istituti di Varese credono di più alla prima ipotesi e avviano il Byod in classe
Sono i cittadini a sorvegliare sul voto grazie al crowdsourcing. L’idea è della software company keniota Ushahidi che utilizza da anni un sistema per monitorare gli appuntamenti elettorali di tutto il mondo
I dati di StatCounter incoronano ottobre 2016 mese storico nella storia della rete: più accessi da telefoni e tablet che da desktop