Mentre scriviamo le righe di questa recensione, il monitor portatile Z1FC di Arzopa su Amazon ha raggiunto un prezzo davvero invitante: nemmeno 140 euro rispetto ai 199,99 che occorrerebbero normalmente per portarselo a casa. Difficile, a quel prezzo, dirgli di no. Ma indubbiamente è difficile dirgli di no a prescindere, anche senza sconti, perché è davvero un buon monitor economico portatile, pensato principalmente per il gaming, come la frequenza a 144Hz lascia intendere, ma molto valido anche per il lavoro in mobilità.
Accendiamo l’Arzopa Z1FC
Essendo stato concepito per essere infilato in uno zaino o in valigia, l’Arzopa è estremamente sottile e soprattutto leggero (800 grammi). Per quanto ci riguarda, ne consigliamo l’acquisto in bundle con una custodia imbottita (il produttore ne vende alcune) per evitare brutte sorprese una volta arrivati a destinazione.
Ma un buon monitor portatile non deve essere solo leggero e trasportabile. Deve essere completo. E questa è l’altra grande caratteristica dell’Arzopa Z1FC, che dispone anche di altoparlanti integrati (per quanto limitati) e di tutte le porte necessarie per limitare al massimo i collegamenti. Spieghiamo subito cosa intendiamo.
La trovata migliore riguarda senza dubbio la presenza di porte USB-C predisposte per lo scambio di dati ad alta velocità, inclusi i segnali video e audio, così da ridurre al massimo la cavetteria. Perché, appunto, non ha bisogno di un ingombrante alimentatore per funzionare (nei test si attesta su un consumo di 08w). La linea è quella dello Z1RC 2.5K che avevamo recensito qualche settimana fa: questo vuol dire che i pulsanti di accensione e del menu, così come gli ingressi (OSD, due USB-C full Full-Featured Thunderbolts 3 e mini HDMI) sono tutti sul medesimo lato.
Noi avremmo preferito suddividerli perché, si sa, quando si lavora in mobilità (o si creano postazioni di fortuna a casa) si può avere il problema dei cavi che non arrivano all’ingresso. Inoltre, nel caso in cui si volesse fare dell’Arzopa Z1FC un monitor di supporto, averli su entrambi i fronti permette di posizionare il dispositivo alla destra o alla sinistra dello schermo principale con maggior facilità.
Tuttavia comprendiamo che il produttore abbia preferito posizionarli sulla sinistra perché sul fronte opposto, sul retro, è presente lo stand inclinabile (fino a ottanta gradi) per tenere in equilibrio il dispositivo e, volendo, può essere usato per tenerlo in verticale, dunque appoggiato sul lato destro. Da qui, con ogni probabilità, l’assenza di ingressi su quel profilo. Quello che fatichiamo a comprendere meno, invece, è l’assenza del jack per le cuffie. Si può ricorrere a un collegamento diretto con la console o il PC via Bluetooth, certo, eventualmente tramite dongle USB, ma l’ingresso diretto avrebbe agevolato.
Fin qui la descrizione “fisica” dell’Arzopa Z1FC, ma che cosa succede quando lo accendiamo? Ci si ritrova davanti a un 16,1 pollici dal display IPS, una risoluzione full HD 1920 x 1080 pixel ma soprattutto una frequenza di aggiornamento da 144 Hz che, come scritto poco sopra, lo rendono perfetto per videogiocare.
Noi peraltro lo abbiamo provato con Skyrim opportunamente potenziato da una mod che ne irrobustisse il comparto estetico (parliamo pur sempre di un gioco del 2011: necessario un maquillage!) e con il nuovo Kingdom Come Deliverance II, fresco di recensione. Tutti giochi che giravano sui nostri PC redazionali, ma il monitor è perfetto anche per giocare con la Switch in movimento su uno schermo maggiore del visore incorporato nell’handheld Nintendo o, eventualmente, con PlayStation 5 e Xbox Series X|S.
Gli altoparlanti da 1w non sono granché potenti e appiattiscono il suono. L’ideale, se si è in mobilità, è appoggiarsi a uno speaker portatile, di quelli che si portano in spiaggia o ai picnic. Comunque le casse integrate sono un’ottima soluzione emergenziale e il fatto che siano posizionate a lati opposti rende la sensazione stereo più piacevole delle aspettative.
Come sorprende il supporto HDR, abilitato tramite menu. Naturalmente, per quanto il monitor sia opacizzato e poco riflettente, i 300 nit che in alcuni massimi abbiamo visto spingersi fino a 350 non permettono di giocare all’aperto. Il fatto che sia portatile, insomma, non vuol dire che sia possibile usarlo in spiaggia o sul balcone. Meglio restare sempre tra quattro mura. Riguardo i consumi, la classe energetica certificata è la maggiore: A.
Ricapitolando, come si scriveva all’inizio di questa recensione, l’Arzopa Z1FC da 144 Hz sorprende per due aspetti. Il primo è la leggerezza e lo spessore irrisorio che lo rendono davvero ottimo da infilare in borsa dimenticandosi quasi di averlo dietro. Il secondo è che è un dispositivo incredibilmente completo, che non richiede alimentatore dal momento che gli basta una USB-C ultimo modello per ridurre al massimo gli ingombri di cavi che si attorcigliano tra loro. Peraltro nella confezione troverete tutti i cavi di cui potreste aver bisogno: da USB-A a USB-C, da USB-C a USB-C e da micro HDMI a HDMI.
Ma il plus principale è il prezzo: 133,99 in questi giorni su Amazon, che ha dalla sua le politiche sui resi, 129,99 euro sul sito ufficiale del produttore. Naturalmente è un device senza fronzoli e, come è stato sottolineato, per i pignoli potrebbe presentare alcune piccole mancanze, ma è davvero difficile trovare di meglio sul mercato. Caldamente consigliato.
