Nothing, startup del settore degli smartphone, ha lavorato sodo per aprirsi un mercato in un settore in cui la concorrenza non solo non manca ma che è dominato da pochi player, ricchissimi. Il founder e CEO Carl Pei sembra aver trovato il modo, puntando su design audaci che si riconoscano al colpo d’occhio. A partire dalle confezioni. Non fanno eccezione i due nuovi Nothing Phone (3a) e Nothing Phone (3a) Pro, di fascia media per ciò che riguarda il prezzo di listino che tende a salire se si guardano le specifiche tecniche, ovviamente migliori nel modello (3a) Pro. Ma andiamo con ordine.

Nothing Phone (3a) e (3a) Pro: a caccia di differenze
Le differenze tra le due versioni, come abbiamo detto, esistono e non si fermano ai listini (sono necessari 349 euro per l’acquisto della versione base che diventano 399 se al posto della variante 8+128 giga si opta per quella 12+256 e 479 per quella maggiore, disponibile nel solo taglio 12+256GB). E sono velocemente riassumibili in un comparto grafico migliorato e l’apertura alle eSim per la versione Pro. Dopodiché ciascuno è libero di scegliere quella che preferisce, perché potremmo parlare di due varianti quasi gemelle.

Mai come in questa occasione, insomma, optare per l’una o l’altra può dipendere dal gusto personale, dalla foggia dei due smartphone caratterizzati entrambi sul fronte estetico da spigoli smussati, dall’inconfondibile stile post industriale con grosse viti a vista sulla scocca e dall’ancora più inconfondibile presenza di glifi luminosi che tracciano linee pensate solo per fare in modo che, se impugnato in una stanza affollata, tutti inizino a guardarlo.

Sul fronte contenutistico i due device (abbastanza simili per ciò che riguarda il peso: 201 grammi quello liscio e 211 il Pro) sono entrambi omologati IP64 che vuol dire che resistono a schizzi di pioggia e polvere, ma non alle immersioni. Il protagonista è l’Amoled da 6,77 pollici con risoluzione FHD+ e una ottima luminosità di picco fino a 3000 nit oltre alla frequenza adattativa a 120 Hz.
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Sebbene lo stile essenziale e monocromatico del sistema operativo proprietario non lo faccia risaltare, basta avviare un app da gioco o un video su YouTube per comprenderne la qualità. Sotto la scocca le due versioni gemelle hanno il medesimo processore Snapdragon 7s Gen 3 mentre come detto parlando dei prezzi variano i tagli di memoria, opzione che consente a Nothing di presentare una versione liscia di quella base a un costo concorrenziale.

Il sistema operativo proprietario, Nothing OS, basato su Android 15, ha aggiornato diverse app e introdotto l’Essential Space, una cartella raggiungibile tramite la pressione di un tasto fisico che al momento rappresenta la sola compatibilità software con la gestione del database da parte dell’AI.

Come si anticipava, le reali differenze risiedono negli obiettivi con la variante Pro che offre una camera principale da 50 MP con apertura f/1.88 e OIS, un’ultra-grandangolare da 8 MP con apertura f/2.2 e campo visivo di 120°, un tele 3X ottico da 50 MP con apertura f/2.55 e OIS (zoom digitale fino a 60X) e una camera frontale da 50 MP con apertura f/2.2. Insomma, un pacchetto invidiabile.

Naturalmente Nothing Phone (3a) presenta invece una lente periscopica a 2x ottico con un fattore di ingrandimento massimo 30X. E la camera frontale passa da 50 a 32 MP. Comunque si tratta in entrambi i casi di un ottimo pacchetto che permette di registrare video fino a 4K. Niente da dire nemmeno sull’autonomia dal momento che entrambe le varianti si affidano a una batteria da 5000 mAh compatibile con ricarica rapida da 50 W. Mentre manca in entrambi quella wireless.

Insomma, che si scelga il Nothing Phone (3a) puro e semplice o il Nothing Phone (3a) Pro ci troviamo in entrambi i casi per le mani due ottimi modelli, completi e soddisfacenti. Il design strizza l’occhio a un pubblico giovanissimo, certo, ma la tecnologia sotto la scocca – sebbene senza troppe sorprese – li rende perfetti anche a chi, oltre allo studio e allo svago, intende sfruttarli a fondo sul luogo di lavoro.