«La necessità di comunicare in modo chiaro e schietto non è solo una scelta strategica, ma una risposta diretta alle aspettative del pubblico: la fiducia non può essere tradita. Il successo di una campagna si misura sull’impatto che ha sulla credibilità del brand, sulle vendite e soprattutto sul lifetime value». In questa nuova puntata alla scoperta dei trend e del settore MarTech abbiamo intervistato Andrea Di Fonzo, Ceo Italia di Publicis Media, per parlare di tecnologie ma non solo. Il marketing in quest’epoca di consumi digitali frenetici usa strumenti innovativi, AI compresa.

Come sta evolvendo il mercato martech?
Il MarTech è oggi pervasivo e si integra sempre di più nel lavoro quotidiano legato al marketing. Non si tratta di una novità recente, ma di un’evoluzione continua. Un esempio concreto è la gestione delle campagne sulla Connected TV, che richiedono necessariamente strumenti di MarTech per funzionare. Anche le misurazioni rientrano nell’ambito del MarTech, poiché si basano sull’analisi e sull’elaborazione dei dati.
In parole povere, che cos’è il martech?
Il MarTech è l’insieme di tecnologie, strumenti e piattaforme che permettono di svolgere attività di marketing e comunicazione in modo efficace. Così come un software di videoscrittura come Word consente di redigere un testo, il MarTech abilita le strategie di marketing, è l’elemento di base che permette di contattare le audience.

Come è evoluto il settore negli ultimi tempi?
Secondo la mia visione, l’elemento distintivo è oggi la capacità di mettere a disposizione strumenti avanzati per identificare e valorizzare le audience. L’utilizzo di tecnologie MarTech consente ai professionisti del marketing e della comunicazione di operare in modo ottimizzato, raggiungendo le persone giuste con i messaggi più rilevanti. In questo contesto, l’integrazione di dati e strumenti digitali non è solo un supporto, ma rappresenta l’elemento portante di una strategia di marketing di impatto.
Come definiresti oggi la relazione tra aziende e clienti?
Oggi i consumatori cercano una modalità di relazione sincera. La necessità di comunicare in modo chiaro e schietto non è solo una scelta strategica, ma una risposta diretta alle aspettative del pubblico: la fiducia non può essere tradita. Un brand non può permettersi di costruire narrazioni ingannevoli o comunicare informazioni non veritiere sui propri prodotti. Costruire un’audience significa instaurare relazioni di lungo periodo, il life time value diventa un parametro essenziale. Acquisire un cliente per una singola transazione è costoso; al contrario, è fondamentale accompagnare il consumatore nel tempo con contenuti e servizi rilevanti. La tecnologia gioca qui un ruolo cruciale: le soluzioni MarTech permettono di instaurare un dialogo continuo e personalizzato. Molti brand di successo dimostrano come questo approccio possa fare la differenza, offrendo soluzioni immediate e una customer experience che genera fiducia e fidelizzazione. Quelle aziende che ti abbracciano e trovano una soluzione ovunque.

Quali sono i temi che interessano di più alla comunicazione oggi?
La risposta sembra scontata: l’hot topic del momento è l’Intelligenza artificiale. Ma la vera questione non è semplicemente introdurla, anche perché ormai tutte le piattaforme dichiarano di utilizzarla. Il punto chiave è un altro: che valore aggiunto porta realmente? Se implementiamo strumenti di AI, dobbiamo capire quale beneficio concreto offrono per i clienti o consulenti, e valutare se sono sostenibili nel tempo. Altrimenti, rischiamo di cadere nel grande chiacchiericcio sull’AI, senza un impatto reale.
Come si misura il successo di una campagna marketing?
Si misura come si è sempre fatto, ovvero con l’impatto che si ha sul brand che si sta promuovendo. Questo impatto si traduce in credibilità, legame con il consumatore (lifetime value) e vendite. Negli anni ’80 si operava nello stesso modo. Una buona campagna è tale perché riesce a generare un impatto positivo sul brand. Investire nel brand e nella marca significa costruire relazioni durature con i consumatori. Concentrarsi solo sulle performance di breve termine non basta. È per questo che i brand forti sono riusciti a costruire una propria identità e a guadagnarsi la fiducia del pubblico, una fiducia che si rinnova e persiste nel tempo.