Alle 5 del mattino di oggi, domenica 16 marzo, prende il via a Melbourne il GP d’Australia che inaugura il 75esimo anno del campionato mondiale di Formula 1. Un anniversario che ESPN ha deciso di celebrare con un lungo approfondimento dedicato alle innovazioni e alle tecnologie montate sulle monoposto, fin dall’Alfetta 158 che ha consegnato a Giuseppe Farina il primo titolo mondiale nel 1950.
Formula 1, quali sono state le innovazioni in 75 anni?
Come viene evidenziato nello speciale ESPN la Formula 1 fino al 1959 ha assistito a uno standard legato al motore, montato davanti al pilota. Le cose sono cambiate in quell’anno, quando Cooper ha posizionato il motore sul posteriore, spostando il peso e rivoluzionando l’assetto delle vetture. Tra gli anni ’60 e i ’90 lo sforzo costruttivo è stato investito soprattutto sulla ricerca di materiali innovativi capaci di ridurre il peso della macchina. Con gli anni Duemila le monoposto sono tornate a essere più pesanti.
Un altro elemento fondamentale nella Formula 1, che con il GP d’Australia celebra il 75esimo anniversario, riguarda l’aerodinamica. Nel 1968, l’ala posteriore di Dan Gurney, che ha preso spunto dal settore aeronautico, ha condotto a un’evoluzione cruciale che avrebbe dominato i campionati successivi di Formula 1.
Proseguendo nell’articolo di ESPN, si passa al nodo sicurezza: le morti in pista sono state per anni un argomento di discussione e angoscia per piloti e tifosi. Rispetto alle prime edizioni, molto pericolose per chi correva, la F1 ha introdotto monoscocche più resistenti e il dispositivo HANS, un supporto di sicurezza per la testa e il collo dei piloti.
Nel corso dei decenni si è fatto inoltre in modo che i motori delle macchine di Formula 1 sfruttassero ogni molecola di carburante per dare potenza. Ad oggi le auto sono monitorare dai box grazie a 250 sensori che tengono sotto controllo pressione, temperatura e trasmettono circa 80 megabyte a giro.