OpenAI sta rilasciando in varie parti del mondo Operator. Si tratta del suo agente di Intelligenza artificiale, disponibile soltanto per gli abbonati al pacchetto ChatGPT Pro (costo: 200 dollari al mese). Nel processo di perfezionamento dell’AI, il ruolo degli agenti è cruciale perché, nella visione della aziende, sono tecnologie in grado di svolgere compiti come prenotare una vacanza o un volo e acquistare biglietti per il cinema.

Operator: dove è disponibile l’agente di OpenAI?
Come si legge su TechCrunch Operator viene rilasciato gradualmente in Australia, Brasile, Canada, India, Giappone, Singapore, Corea del Sud e Regno Unito. Vi potranno accedere poi gli abbonati in Svizzera, Norvegia, Liechtenstein e Islanda. Notate qualche assente? Manca in effetti l’Unione Europea. Ora che alla Casa Bianca siede Donald Trump in molti evidenziano che tra Washington e Bruxelles ci sarà un confronto acceso sugli scambi commerciali a tutti i livelli.
Non peseranno solo i dazi su acciaio, alluminio e pure automotive e semiconduttori. L’Unione Europea potrebbe infatti essere tagliata fuori dalle innovazioni di frontiera di OpenAI. Del resto nell’Ue non è possibile utilizzare Sora, il software dell’azienda di Sam Altman che realizza video partendo da un prompt testuale.
Quali sono le startup degli agenti AI?
Il mercato degli agenti è ancora in fase embrionale. Chi ha tentato di fondere hardware e device per offrire un servizio del genere ha fatto i conti con seri problemi: nei giorni scorsi Humane, la startup dietro all’AI Pin, è stata acquisita per 116 milioni di dollari da HP; un’altra società come Rabbit – che aveva raccolto grandi applausi al CES 2024 – non ha ricevuto grandi recensioni, neppure in Italia.