Dopo un investimento in SpaceX da mezzo milione di dollari nel 2019 è arrivato il momento di uscire dall’affare, con un ritorno da 2,7 milioni. La vicenda di Luca Rancilio, per oltre 25 anni azionista di riferimento di Rancilio Group, azienda attiva nel settore delle macchinette per il caffè, è stata raccontata dal Sole 24 Ore.
«Per me è una missione compiuta», ha dichiarato l’imprenditore che ha fondato il family office Rancilio Cube. «Ora ci siamo configurati come fondo di fondi, collegando il capitale italiano con esperienze lontane. Ci poniamo dunque come il punto di riferimento italiano per un venture capital che guarda all’estero. Con l’uscita da SpaceX ho voluto dimostrare che investire in innovazione paga».
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Perché Luca Rancilio che “abbandona” Musk
Al centro da anni dell’agone mediatico, Elon Musk è diventato una sorta di presidente ombra negli Stati Uniti. Da principale sostenitore di Donald Trump, il prossimo inquilino della Casa Bianca, è stato nominato a capo del DOGE, dipartimento che ha l’obiettivo di far risparmiare alle casse federali 2 trilioni di dollari.
Da anni Musk è definito il paladino delle destre e dei conservatori a livello globale. Nelle ultime settimane alcune realtà, come il Guardian, hanno deciso di abbandonare X come segno di protesta contro la piattaforma e la sua politica a sostegno del free speech (dai critici letta come un’assenza di moderazione rispetto alle fake news). Rancilio, tuttavia, non ha motivato il disinvestimento da SpaceX con queste ragioni. Con le risorse guadagnate l’obiettivo è stato dichiarato al Sole 24 Ore: «L’innovazione è avere il coraggio di investire all’inizio, nell’early stage».