A oltre tre anni dall’invasione russa dell’Ucraina Starlink rappresenta ancora una tecnologia fondamentale per la resistenza ucraina. La società interna a SpaceX offre parabole per l’internet satellitare, slegate dunque da qualsiasi infrastruttura terrestre e cruciali in un contesto bellico. Nei giorni immediatamente successivi all’inizio dell’operazione militare speciale voluta da Putin, nel 2022, Elon Musk ha spedito camion contenenti le parabole, che hanno consentito all’esercito di Kiev di mantenere stabili le comunicazioni. Che cosa è cambiato da allora?
Cosa ha detto Musk su Starlink e Ucraina?
Il capo di DOGE si è espresso nei giorni scorsi, preoccupando non poco Kiev. Su X ha scritto che se dovesse spegnere Starlink in Ucraina la prima linea crollerebbe. In giorni tesi per via della sospensione temporanea degli aiuti militari di Washington e dello stop del sostegno a Zelenskyy da parte dell’intelligence americana, la considerazione dell’uomo più ricco del mondo ha provocato ulteriore angoscia. «Per essere estremamente chiari, non importa quanto io sia in disaccordo con la politica ucraina, Starlink non spegnerà mai i suoi terminali – ha precisato su X-. Sto semplicemente affermando che, senza Starlink, le linee ucraine collasserebbero, poiché i russi possono bloccare tutte le altre comunicazioni!».
L’alleato di Trump ha poi aggiunto che non utilizzerà mai Starlink come «merce di scambio». Non c’è giorno in cui la Casa Bianca non rimarchi le proprie critiche al presidente ucraino Zelenskyy, ritenuto colpevole di non volere scendere a patti con Mosca per siglare una pace. Nel frattempo Putin continua le proprie operazioni militari nel Kursk, dove nelle prossime ore i soldati ucraini potrebbero ricevere l’ordine di evacuazione.
Perché Musk ha donato Starlink all’Ucraina contro la Russia?
Tre anni fa era un altro Musk. Il Ceo di Tesla non aveva ancora acquisito Twitter e di lui al più si ricordavano le considerazioni ostili nei confronti del lockdown durante la pandemia (definito «fascista»). Il 26 febbraio 2022 il ministro ucriano Mykhailo Fedorov aveva chiesto aiuto sul social al Ceo di SpaceX, rivolgendogli un appello affinché inviasse le parabole Starlink. Il miliardario si è subito attivato.
@elonmusk, while you try to colonize Mars — Russia try to occupy Ukraine! While your rockets successfully land from space — Russian rockets attack Ukrainian civil people! We ask you to provide Ukraine with Starlink stations and to address sane Russians to stand.
— Mykhailo Fedorov (@FedorovMykhailo) February 26, 2022
Come è tuttavia emerso nella biografia di Musk scritta dall’autore Walter Isaacson, il miliardario ha confidato una certa insofferenza per come la tecnologia venisse utilizzata. «Come sono finito in questa guerra? – ha confidato – Starlink non è stato concepito per essere coinvolto nelle guerre. Era per permettere alle persone di guardare Netflix e rilassarsi, di collegarsi a scuola e di compiere azioni pacifiche, non attacchi di droni».
In effetti Musk è già intervenuto su Starlink in Ucraina, ordinando lo spegnimento temporaneo delle connessioni. I fatti risalgono al 2022, quando ha preso una decisione non banale per impedire all’esercito ucraino di colpire la flotta russa vicino alla Crimea, la penisola annessa da Putin più di dieci anni fa. Sua convinzione era che se non avesse fermato l’esercito di Kiev pronto all’attacco vicino alla Crimea, si sarebbe scatenata la reazione di Mosca provocando una piccola «Pearl Harbor».
Perché Musk attacca il ministro degli Esteri polacco
Nel frattempo dalla Polonia sono arrivate critiche a Elon Musk per quella che è sembrata una minaccia di spegnere Starlink in Ucraina. «A parte l’etica di minacciare la vittima di un’aggressione, se SpaceX si dimostrerà un fornitore inaffidabile saremo costretti a cercare altri fornitori», ha scritto il ministro degli Esteri di Varsavia Radoslaw Sikorski. Il capo di DOGE ha replicato: «Stai zitto, ometto. Paghi una piccola parte del costo. E non c’è niente che possa sostituire Starlink».