Il totale ammonta a 65,065 dollari per parcheggi in divieto di sosta. Nel 2024, come si legge su TechCrunch che cita un articolo del Washington Post, a San Francisco i robotaxi di Waymo hanno collezionato quasi 600 multe per varie ragioni come sosta in zona vietata o in aree dove era in corso la pulizia delle strade. Dopo la crisi di Cruise, azienda che fino a qualche anno fa offriva a San Francisco taxi a guida autonoma 24 ore su 24, 7 su 7, la controllata di Google ha guadagnato terreno e oggi conta su una flotta di oltre 300 mezzi smart che portano i passeggeri da un punto all’altro della città.
Cosa è successo con le multe ai robotaxi a San Francisco
TechCrunch ha comunque cercato di rispondere agli inevitabili sfottò. Nella città californiana, a quando si legge, «prendere una multa per divieto di sosta è estremamente facile. La città le distribuisce come volantini». Nel 2024 i dati riportano di 1,2 milioni di sanzioni.
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Bezos esulta per le multe a Waymo?
Ora che abbiamo discusso dei problemi alla guida autonoma di Waymo è doveroso sofferamrsi sulla testata che ha rilanciato la notizia delle multe. Il Washington Post, come si sa, è controllato dall’editore Jeff Bezos, già fondatore di Amazon. Non è un segreto che il colosso dell’ecommerce come altre Big Tech sia attivo nel settore della mobilità. Zoox è infatti il nome della startup acquisita da Amazon nel 2020 per 1 miliardo di dollari: i suoi mezzi a guida autonoma sono attivi in alcune zone di San Francisco e della California. Lo scorso anno l’azienda è stata coinvolta in un’indagine della National Highway Traffic Safety Administration a seguito di alcuni incidenti.