Volodymyr Zelenskyy è stato ospite di una lunga intervista al Lex Fridman Podcast, tra i format web di maggior successo a livello internazionale. Nella chiacchierata durata oltre tre ore con Lex Fridman il presidente ucraino ha ovviamente parlato della situazione bellica, intervenendo a un certo punto sulla figura umana di Vladimir Putin e sulle sue competenze quando si parla di tecnologia. «Per esempio, quando parli con Elon Musk – ha premesso Zelenskyy citando l’uomo più ricco del mondo – parli di razzi con un innovatore, uno scienziato. Discuti di come tagliare i costi, di come farli atterrare. Invece Putin non lancia razzi per risparmiare soldi, ma per uccidere persone».
Cosa ha detto Zelenskyy su Putin nel podcast di Lex Fridman
Zelenskyy ha continuato nel confronto tra Musk e Putin. Rivolgendosi a Fridman il presidente ucraino gli ha chiesto: «Pensi che Putin sia in grado di parlare di tecnologia?». A questo punto ha citato l’intervista che il giornalista USA Tucker Carlson ha fatto a Putin a Mosca nei mesi scorsi, criticandone i contenuti. «(Putin, ndr) ha parlato di storia tribale. Capisci? Immagina un russo che lo ascolta. Di cosa si parla quando si tratta di Musk? Tecnologia, Marte, AI. Mentre Putin sta pontificando sulle tribù».
Mentre Fridman ha cercato nel corso dell’intervista di perorare la causa di una pace e di una negoziazione con Putin, Zelenskyy ha continuato ad attaccare Putin perché «è semplicemente differente: è un mammuth».
Zelenskyy – Musk: cosa è cambiato dal 2022?
Pochi giorni dopo l’invasione russa dell’Ucraina, nel 2022, Musk ha spedito a Kiev camion con numerose parabole Starlink per consentire all’esercito e non solo di affidarsi all’internet satellitare per mantenere stabili e sicure le comunicazioni. La scelta del Ceo di SpaceX ha giocato un ruolo decisivo nella resistenza ucraina, ma come si è letto nella sua biografia, scritta da Walter Isaacson, Musk ha cambiato opinione a riguardo.
«Come sono finito in questa guerra? – sono le parole di Musk pubblicate nel libro – Starlink non è stato concepito per essere coinvolto nelle guerre. Era per permettere alle persone di guardare Netflix e rilassarsi, di collegarsi a scuola e di compiere azioni pacifiche, non attacchi di droni». Al netto dei costi sostenuti da SpaceX, l’imprenditore ha anche avuto un ruolo in una delle innumerevoli pagine del conflitto: a guerra in corso avrebbe infatti spento temporaneamente i propri satelliti per impedire a Kiev di colpire la flotta russa in Crimea. Il suo timore era che questo avrebbe provocato una ulteriore escalation del conflitto.
A pochi giorni dal giuramento di Trump, Elon Musk è in una posizione molto diversa rispetto all’inverno del 2022. Zelenskyy e l’Ucraina sono in difficoltà da mesi e hanno bisogno del sostegno militare americano per continuare a resistere. Il presidente eletto ha però più volte espresso l’intenzione di porre fine al conflitto nel più breve tempo possibile.