L’anno è lo stesso: 1899. Siamo negli Stati Uniti, selvaggio west, ma questa volta non in compagnia di Arthur Morgan alle prese con le sue avventure in Red Dead Redemption 2. A Twisted Path to Renown è il videogioco sviluppato dalla software house Game Labs, disponibile su Steam in accesso anticipato. Le atmosfere, le armi e gli scontri omaggiano il capolavoro di Rockstar Games, senza ambizioni vanagloriose di replicare la qualità superba di quel videogioco.
A Twisted Path to Renown, la recensione
A Twisted Path to Renown è un titolo in cui il giocatore è chiamato anzitutto a fare i conti con una natura selvaggia piena di minacce. Diventa dunque fondamentale imparare a sparare e a combattere, proteggendosi dai proiettili nemici. La mappa di gioco ci mette di fronte a scenari senz’altro suggestivi, anche se alla lunga risulta poco densa di attività con l’effetto wow che si affievolisce.
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Là dove A Twisted Path to Renown diventa un videogioco divertente è nella ricchezza dell’arsenale. Il combat system ci fa imbracciare armi d’epoca riprese fedelmente, anche se il comparto audio non sempre è convincente quando si apre il fuoco. Mirare non è così complesso, soprattutto se si hanno le giuste attrezzature, ma occorre tanta pratica sul campo.
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Il videogioco è un MMO in prima persona in cui il gamer deve confrontarsi con le minacce ambientali (per lo più animali) e quelle dovute alla presenza degli altri giocatori che popolano la mappa. Aver a che fare con nemici in carne e ossa e non bot è un punto a favore del videogioco, il cui scopo è anche quello di alimentare la propria community.
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Altro elemento fondamentale è il crafting e la raccolta preliminare di risorse. Uccidere bestie per procacciarsi cibo e rubare risorse utili sono fin da subito attività vitali per proseguire in un’avventura che ha il pregio di trasmettere un grande senso di libertà e di movimento. A livello grafico siamo al cospetto di un progetto ambizioso, che però sconta evidenti difetti nei dettagli di alcune texture, così come degli sprite dei nemici.