Se anche voi, crescendo, vi siete resi conto che la storia appresa sui banchi di scuole e (se fortunati) all’università ha tralasciato intere parti della cartina geografica, come se l’evoluzione, secolo dopo secolo, fosse interessante soltanto se vista nel Vecchio continente, può allora giungere in soccorso il settore dei videogiochi. Sempre di più titoli tripla A e indie pescano dal passato e scrivono su codice trame ambientate in luoghi che mai abbiamo sfogliato sui libri di storia. Ad esempio, chi di voi conosce l’importanza nella storia della Cina della Grande esplosione di Tianqi, avvenuta il 30 maggio del 1626? Non vi resta che scoprirlo in una visual novel come The Hungry Lamb: Traveling in the Late Ming Dynasty, disponibile su Nintendo Switch.
The Hungry Lamb: Traveling in the Late Ming Dynasty, la recensione
Il genere è senz’altro di nicchia, dunque è a maggior ragione rilevante sottolineare il successo che l’opera sviluppata dalla startup cinese ZerocreationGame ha raccolto in patria. Su Steam fa impressione notare la cifra delle recensioni, oltre 40mila, nella maggior parte dei casi molto positive. Un Paese che conosciamo molto poco, ma che ha guadagnato nei decenni una centralità nelle nostre vite, forse non ha ancora esaurito la propria spinta propulsiva quando si tratta di influenzare la cultura pop. Basti pensare al successo globale che ha raccolto il film d’animazione cinese Ne Zha 2.

Ma concentriamoci sulla storia del videogioco: è ambientata durante la dinastia Ming, per la precisione alla fine. Un’epoca drammatica, caratterizzata da scontri, violenze e crisi continue. In quel mondo ci caliamo nei panni di Liang, il figlio di una famiglia facoltosa. Ma, come anticipato, il fatto che cambia la sua vita è l’esplosione del 1626 a una fabbrica di polvere da sparo. Si sono calcolati circa 20mila morti.

Liang come moltissime altre persone perde tutto ed è costretto a cambiare vita, a ricominciare da capo. L’esistenza che ha di fronte a sè lo mette per forza di cosa a confronto con la criminalità, la violenza e il male. Sceglie comunque di rimanere fedele ad alcuni dettami morali. Ma quel che è un impegno teorico si scontrerà con una sequenza di eventi imprevedibile.

Come ogni visual novel ci sono scelte da compiere, anche emotivamente importanti. I finali possono condurre a un lieto fine oppure a una conclusione tragica. Sottotitolato in inglese e con un doppiaggio molto ben riuscito in lingua originale, The Hungry Lamb: Traveling in the Late Ming Dynasty è un prodotto artisticamente di un altro livello, con una stratificazione della psiche dei personaggi che non li rende banali NPC, ma personaggi in carne e ossa.

The Hungry Lamb: Traveling in the Late Ming Dynasty ci presenta una trama profonda, ricca di bivi narrativi e mai piatta. Un modo eccellente per conoscere anche visivamente una Cina lontana e pericolosa. Un ottimo prodotto per gli appassionati del Dragone, anche per approfondire le pagine di una storia millenaria.